“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo.
Dopo aver gustato in modo innovativo insieme a SuperCheffo un legume spesso poco apprezzato dai più piccoli, il fagiolo Borlotto Cuneo, è finalmente arrivato il momento di incontrare nuovamente frutta e verdura del territorio, non più come protagonisti di una ricetta ma… di un giallo! Prosegue infatti il giallo green per bambini e genitori “Il Mistero del Grandalbero”: nel sesto capitolo l’Ispettore Cardo Gobbo farà un incontro saggio, saggissimo…
(TRATTO DAL LIBRO, “Il Mistero del Grandalbero
Capitolo 6: Saggio, saggissimo, che più saggio non si può”)
- E questo è tutto quello che so – concluse l’Ispettore Cardo Gobbo.
Aveva terminato il suo racconto senza tralasciare nulla: i sogni, gli incontri, le rivelazioni, i messaggi criptati e tutte le avventure vissute negli ultimi giorni.
Lo strano figuro seduto a terra, non aveva mai staccato gli occhi da lui e, proprio mentre sembrava stesse finalmente per dire qualcosa, si schiantò faccia in avanti, come una pera caduta dall’albero.
L’Antico Saggio Porro di Cervere era sì saggissimo, ma aveva un piccolo problema: quando la meditazione si faceva intensa, si addormentava di punto in bianco, senza alcun preavviso, in qualunque luogo si trovasse. Per questo, da qualche tempo, aveva accettato come suo assistente l’Aglio di Caraglio.
Al suo passaggio, si diffondeva una scia inconfondibile, che lo rendeva riconoscibile a tutti. Più che per il profumo assai odoroso, o per la veste dal bianco candido, il prestigio di cui godeva era legato alle sue grandi conoscenze in campo medicinale.
La Banda del Bosco e l’Ispettore attesero con pazienza che il Saggio Porro uscisse dalla sua catalessi, ma certo non si aspettavano un risveglio così esplosivo: di botto, scattò in piedi come una molla e, come se niente fosse accaduto, iniziò il suo discorso:
- Da tempo raccolgo informazioni sul benessere della natura. Gli esseri viventi stanno distruggendo con leggerezza la terra su cui vivono e, presto o tardi, ne pagheremo tutti le conseguenze. La nostra natura è la stessa della terra e, distruggendo la terra, distruggiamo noi stessi - spiegò l’Antico Saggio - Conosco però chi potrà darvi un aiuto.
Estrasse da sotto il mantello un rotolo di pergamena, che porse all’Ispettore aggiungendo: - Seguite le indicazioni di questa mappa: non ne esiste un’altra copia perché la strada appare solo davanti a chi la possiede. Essa vi condurrà da Colei di cui nessuno conosce la vera immagine... Se imparerete a guardare tutto con occhi nuovi, non cadrete più nell’inganno. Il Saggio Porro tornò a sedersi e, da quel momento, non proferì più parola. L’Ispettore e la Banda del bosco si congedarono rispettosamente e, mappa alla mano, partirono per il lungo cammino. Camminarono per ore e ore finché, scesa la notte, venne il momento di fermarsi. Si accamparono in una radura e - raccolti attorno al fuoco per fare il punto della situazione - finirono presto per raccontarsi barzellette e storielle. Potete ben immaginare quale fosse il livello:
- Sapete qual è il tempo più odiato dai pomodori? - Qual è, qual è, qual è? - Il passato!
O ancora: - Sapete la differenza tra la lattuga e la montagna? - No! Qual è, qual è? - La lattuga è insalata... la montagna è in-salita!
E giù risate... Il tempo scorreva e l’Ispettore sorrideva silenzioso; la Banda del Bosco era una vera iniezione di allegria; e lui sapeva quanto, in quel momento, ce ne fosse bisogno.
Grazie alla provvidenziale iniezione di allegria della Banda del Bosco, il loro lungo cammino verso il Grandalbero sarà più lieve! In attesa di vivere le novità del settimo capitolo, domenica prossima parleremo di come gestire correttamente la pulizia personale dei bambini e con quali prodotti nella Ricetta di Salute della Dr.ssa Paola Coppo del reparto di Dermatologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
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Dove si può acquistare il Bilibro?
Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.
Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?
Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.
Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.
Contatti
E-mail: renata@fatazucchina.eu
Sito web: www.fatazucchina.net
Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina
Instagram: @fatacantamessa
Twitter: @RCantamessa
Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina
Chi è Renata Cantamessa?
Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice
di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della
cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.
Chi è Fata Zucchina?
E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.
Illustrazione di Daniela Ranieri
















