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Economia | 17 luglio 2017, 19:08

Cresce la domanda di petrolio, cauto ottimismo

L'Agenzia internazionale dell'energia interviene sulla questione del petrolio e infatti, nei giorni scorsi, ha parlato di una ripresa della domanda di petrolio a livello internazionale.

Cresce la domanda di petrolio, cauto ottimismo

L'Agenzia internazionale dell'energia interviene sulla questione del petrolio e infatti, nei giorni scorsi, ha parlato di una ripresa della domanda di petrolio a livello internazionale.

Nel corso del 2017, secondo l'agenzia internazionale dovrebbe esserci una ripresa rispetto a questo particolare mercato delle materie prime che permette di ottenere dei grossi guadagni, eseguito in maniera corretta, ma che negli ultimi anni invece, ha avuto un calo considerevole.

Secondo quanto stilato dall'agenzia internazionale dell'energia, il rialzo segue le previsioni e si attende una crescita che potrebbe arrivare fino al 1,5%, riuscendo a sfiorare i 98 milioni di barili al giorno. Agli investitori che avevano considerato il petrolio un po' la pecora nera del mercato delle materie prime, l'agenzia risponde con una stima che fa ben sperare, circa la domanda di greggio.

 

Infatti la domanda di petrolio Opec, evidenzia un ritmo di crescita che nella seconda parte dell'anno, sembra davvero costante e per questo, nel quarto trimestre si potrebbe arrivare ad una richiesta di 33,6 milioni di barili al giorno, che rappresenterebbero comunque un trend positivo è decisamente il rialzo rispetto alle richieste degli anni precedenti. E' bene anche sottovalutare i rischi però che l'Agenzia internazionale dell'energia consiglia di prendere in considerazione, soprattutto a coloro che lavorano in questo delicato settore e vogliono investire nel mercato del petrolio. Infatti, il rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia considera questo processo di riequilibrio molto difficile perché nel mese di giugno, se è vero che è aumentata l'offerta, c'è stato anche un incremento della produzione Opec e di conseguenza i dati potrebbero essere meno positivi di quello che si penserebbe. Proprio per le continue fluttuazioni che il mercato del petrolio sta portando, sono sempre di più gli italiani ma più in generale gli investitori a livello globale, che decidono di puntare su dei beni rifugio che sono molto più stabili e decisamente più positivi.

 

La nascita e l'arrivo di beni rifugio particolari, che sono entrati a gamba tesa nel mercato delle materie prime ha fatto nascere un nuovo tipo di investimento, che ha spazzato un po' via il petrolio. Ovviamente, questo nel lungo periodo ha comportato una diminuzione delle richieste del mercato del petrolio e perciò il prezzo è stato costretto a scendere, così come l'andamento negativo si è registrato giorno dopo giorno fino a diventare un vero e proprio blocco che aveva fatto pensare ai più informati che oramai si trattasse di una transazione morta. Invece, i dati dell'Agenzia internazionale dell'energia restituiscono un po' di speranza anche se l'ottimismo deve essere cauto perché quando si parla di petrolio, si deve sempre tenere in considerazione tutta una questione di contorno, che va ad influenzare sulle richieste e sulle opportunità di guadagno. Bisognerà tenere sotto controllo la situazione, per riuscire a fare degli investimenti giusti e che non siano eccessivi in modo tale da riuscire a contenere eventuali perdite e non cadere vittime di una situazione di mercato molto instabile. Nell'arco del prossimo trimestre allora, si avrà una risposta definitiva circa l'andamento del mercato del petrolio a livello globale, e soprattutto, bisogna tenere sempre sotto controllo la domanda globale che arriva per il greggio.

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