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Politica | 29 dicembre 2016, 10:25

Fusione tra i piccoli comuni dell'entroterra: Triora e Molini ne parleranno dopo le elezioni della prossima primavera

Entrambi i Sindaci, Lanteri e Moraldo, sono possibilisti. Ne hanno parlato nei mesi scorsi ma il primo cittadino di Triora preferisce attendere la scadenza del mandato, prevista per maggio prossimo.

Fusione tra i piccoli comuni dell'entroterra: Triora e Molini ne parleranno dopo le elezioni della prossima primavera

Ieri pomeriggio i Consigli comunali di Montalto e Carpasio hanno votato a favore della fusione tra i due Comuni, che potrebbe essere sancita con la vera e propria unione entro il 2018. Ma, cosa potrebbe accadere per altri piccoli centri dell’entroterra?

Negli anni scorsi si era addirittura parlato di una ‘unione forzata’ dei comuni sotto i 5.000 abitanti e, la sola Valle Argentina che ne conta 2.800 non basterebbe per farne uno solo, costringendo ad una eventuale fusione con Taggia. Ora, però, si è passati ad una Legge regionale che porterebbe alcuni vantaggi economici, anche se l’attuale Amministrazione di piazza De Ferrari vorrebbe fare retromarcia sulla stessa.

Tra i molti comuni che potrebbero pensare ad una eventuale fusione, ci sono anche Triora e Molini, che erano un unico comune fino al dicembre del 1903, quando Molini era frazione di Triora. Il Sindaco di Molini, Marcello Moraldo, ha conferma che, nei mesi scorsi ci sono stati alcuni contatti per parlare della fusione: “Ci avevamo pensato circa un anno e mezzo fa, durante alcune riunioni e l’idea era quella di provarci. Avevo anche scritto ufficialmente al mio collega di Triora per far passare in consiglio la decisione, ma Lanteri mi ha confermato che, in previsione al termine del mandato (maggio 2017), avrebbe preferito attendere la nuova Amministrazione”.

Un fatto confermato dallo stesso Angelo Lanteri, Sindaco di Triora: “Pensiamo che la fusione con Molini non sia al momento possibile. La nostra amministrazione scade il 9 maggio prossimo e quindi abbiamo pensato di soprassedere. Negli ultimi mesi del nostro mandato non possiamo prendere impegni così importanti e, a maggio, se mi ricandiderò o eventualmente chi prenderà il mio posto, verranno prese delle decisioni in merito”.

Vista la direzione politica nazionale, sembra che la fusione tra i piccoli comuni sia inevitabile: “Se si riesce a prevenire l’imposizione dall’alto è molto meglio – ha proseguito Moraldo - e, se ci sono benefici economici, ancora meglio. Mi auguro che, dopo le elezioni di Triora, si possa tornare a parlarne”.

Come evidenziato ieri a Montalto e Carpasio esiste di fatto un problema di ‘campanilismo’: “Credo che in minima parte esista ancora del campanilismo – ha risposto in merito Moraldo - ma sono certo che, se verranno spiegate ai residenti le cose come stanno, la maggior parte potrebbe votare a favore della fusione. Sono cambiati i tempi e, oggi come oggi è importante mantenere i servizi in vallate come la nostra”. Secondo Lanteri: “La fusione porterebbe ad un ritorno precedente al 1904, quando Molini era frazione. Da parte nostra penso non ci siano problemi di campanilismo. Da evidenziare che attualmente la Regione non sta spingendo molto per le fusioni, anche per il rischio dei contributi che potrebbero non arrivare. Vedremo”.

Carlo Alessi

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