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Attualità | 12 agosto 2016, 10:12

Ventimiglia: ritorna il divieto di somministrare alimenti e bevande in aree pubbliche, nuova ordinanza sindacale

A fine maggio il divieto era stato poi revocato proprio per il carattere emergenziale lasciando però intendere che in caso di necessità sarebbe stata rapidamente reintrodotta.

Ventimiglia: ritorna il divieto di somministrare alimenti e bevande in aree pubbliche, nuova ordinanza sindacale

Alcuni mesi fa era entrata in vigore un’ordinanza a firma del primo cittadino che vietava la somministrazione di alimenti e bevande nelle aree pubbliche da persone non autorizzate. La ragione che aveva spinto principalmente ad assumere questa linea era relativa al ‘caso noborders’. In più occasioni gli attivisti avevano organizzato presidi mangerecci, eventi che si sono comunque verificati senza alcuna conseguenza sanzionatoria.

L’ordinanza, che aveva fatto discutere, in un secondo momento era stata modificata per lasciare una certa marginalità per chi fosse interessato ad attivarsi nella rete di solidarietà non volendo lasciare dubbi che un cittadino che avesse voluto dare il proprio contributo avrebbe potuto farlo attraverso i canali giusti.

A fine maggio il divieto era stato poi revocato proprio per il carattere emergenziale e, come aveva dichiarato il Sindaco Enrico Ioculano, nemmeno in quei frangenti aveva avuto utilità. Lasciando però intendere che in caso di necessità sarebbe stata rapidamente reintrodotta.

E così oggi torna vigente la norma che a tempo indeterminato vieta la somministrazione di cibo e bevande in aree pubbliche questa volta non mirata nei confronti dei noborders ma per una questione generale di ordine pubblico: “L’ordinanza è volta a garantire una più efficiente distribuzione delle risorse coadiuvando le iniziative già presenti sul territorio – spiega l’Amministrazione – noi abbiamo la peculiarità di avere un centro che è aperto a tutti i migranti, non solo a chi si vuole fare identificare, e anche chi non è ospite riceve comunque un pasto”.

"Ora che c'è un centro che ammette tutti in mensa non è tollerabile per ragioni di dignità dei ragazzi ed igienico sanitarie di tutti noi che avvenga una somministrazione incontrollata in aree libere. Circostanza che, purtroppo, incentiva inopportuni campeggi improvvisati ed ingresso in un limbo senza scampo" concludono dal palazzo comunale.

E’ certamente una mossa volta anche ad ‘alleggerire’ la situazione che si è tornata a creare nei pressi della chiesa di S. Antonio in via Tenda dove da circa una settimana almeno un centinaio di migranti gravitano nella zona. I residenti sono tornati a farsi sentire soprattutto dopo i recenti fatti di cronaca, ultima la lite avvenuta la scorsa sera intorno alle ore 21 si presume tra migranti e passeur.

Lorenzo Ballestra

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