E’ stata inaugurata questo pomeriggio nella città alta la riapertura della ex chiesa di San Francesco che ha visto negli ultimi anni il restauro curato su progetto dell’architetto Andrea Folli che nel corso della cerimonia ha illustrato i diversi passaggi vissuti dall’edificio ripercorrendo i momenti storici a partire dagli anni ’50 quando ha iniziato ad essere utilizzata come palestra.
Si trovava in un pessimo stato di conservazione quando l’Amministrazione Berlengiero ha inizialmente investito nel 1994 circa 300 milioni di lire. A seguire un contributo dalla Provincia di 60 milioni di lire per ricostruire un altare e poi più nulla fino all’Amministrazione Scullino quando sono stati ottenuti dei fondi tramite una quota dell’8 per mille destinati alla cultura.
Gli ultimi lavori, appaltati nel 2013, hanno interessato buona parte della chiesa con un restauro conservativo mirato ad arrestare il degrado, interventi per ridurre l’umidità, pavimentazione in ardesia e marmo e lucidatura, è stato anche rimossa la pedana centrale in legno spesso utilizzata per convegni e spettacoli.
“Si apre un ulteriore contenitore di cultura e non poteva essere scelta data migliore – è intervenuto in apertura l’assessore Pio Guido Felici riferendosi a ‘Notte dei Musei’ – ora non resta che riempire questo meraviglioso contenitore con i giusti contenuti”. Poi prima del taglio del nastro ha preso la parola anche il primo cittadino Enrico Ioculano: “Il centro storico è il cuore della città e ha le carte in regola, lo dimostrano le recenti giovani iniziative. Questa riqualificazione generale è un progetto ambizioso ma ci sono tutte le condizioni e auspico che anche nei privati vi sia la volontà di credere in questo progetto”.
Presenti all’inaugurazione tra le autorità oltre all’Amministrazione anche l’assessore regionale Marco Scajola, il Prefetto Silvana Tizzano, la senatrice Donatella Albano, gli ex Sindaci Gaetano Scullino e Claudio Berlengiero, alcuni primi cittadini di città limitrofe, il Maggiore dei carabinieri Giorgio Sanna, il Dirigente del commissariato Saverio Aricò, i Comandanti della polizia locale di Ventimiglia e Vallecrosia Giorgio Marenco e Roberto Capaccio e il parroco Don Luca che ha chiosato: “Qualche cittadino viaggiando contro corrente ha fatto una scelta forte, ora questo edificio lo affidiamo alle nuove generazioni”.
Lorenzo Ballestra