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Eventi | 02 dicembre 2015, 07:14

Ospedaletti: doppio appuntamento per gli amanti dei libri sabato prossimo alla 'Piccola' dell'ex scalo merci

Nell'ambito della rassegna ‘È tempo di libri’, incontri letterari, organizzata dall'Assessorato alla Cultura, quest'anno in collaborazione con la Libreria Casella di Ventimiglia.

Ospedaletti: doppio appuntamento per gli amanti dei libri sabato prossimo alla 'Piccola' dell'ex scalo merci

Doppio interessante appuntamento per gli amanti dei libri, e non solo, quello in programma nel prossimo fine settimana ad Ospedaletti, nell'ambito della rassegna ‘È tempo di libri’, incontri letterari presso ‘La Piccola’ (ex Scalo Merci Fs) in via Cavalieri di Malta, organizzata dall'Assessorato alla Cultura, quest'anno in collaborazione con la Libreria Casella di Ventimiglia.

Sabato alle 16.30 sarà infatti ospite il simpaticissimo Bruno Gambarotta, con il suo ultimo libro "Ombra di giraffa", mentre domenica alla stessa ora sarà la volta di Alessandro Carassale che presenterà il libro, scritto a quattro mani con Luca Lo Basso, "In terra vineata - La vite e il vino in Liguria e nelle Alpi Marittime dal medioevo ai nostri giorni". In questo caso, oltre al consueto piccolo aperitivo, è in programma una degustazione del vino taggiasco Moscatello, nostro sempre più apprezzato vino locale. Ad introdurre gli autori e curare gli incontri, tutti ad ingresso libero, come sempre Diego Marangon.

Due appuntamenti quindi assai diversi, ma entrambi curiosi e interessanti. Bruno Gambarotta ha infatti lavorato in Rai ricoprendo vari ruoli, dal cameraman al produttore esecutivo, dal conduttore alla spalla di altrettanto nomi noti, sia in radio che in televisione, oltre ad interpretare personaggi in film e fiction televisive. Tra le altre innumerevoli cose, è protagonista di spettacoli teatrali, collabora con il quotidiano "La Stampa" ma è soprattutto una mente in continuo fermento e poliedrico moto creativo.

"Ombra di giraffa" è il titolo del suo ultimo, spassosissimo libro, ispirato ad un tecnico video del centro di produzione Rai di Torino al cui funerale, dopo trent'anni di onorato servizio, nessun alto dirigente presenzia, se non cinque ex colleghi, arzilli vecchietti, desiderosi di rendere omaggio a quello che considerano un pioniere della televisione. Giocando su una serie di equivoci e fortunati incastri i nostri cinque eroi ricevono un incarico folgorante: scrivere una sceneggiatura per ricordare Ombra di giraffa e tutta una generazione, la loro, di inguaribili romantici. Cinque pensionati con un arsenale di ricordi a disposizione, un'archivista con la mania delle enciclopedie, un museo della televisione zeppo di cimeli… Ci sono tutti gli elementi per una sceneggiatura esplosiva che racconterà anche la storia della grande televisione italiana, dal viaggio in Terra Santa di Paolo VI alle indimenticabili Inchieste del commissario Maigret. Oltre a ciò ecco anche la possibilità di raccontare un'irresistibile epopea di registi burberi e geniali, attrici dal naso incipriato, funzionari zelanti e amori clandestini, finché, novello deus ex machina, un Bruno Gambarotta in grande spolvero irrompe in scena a sparigliare le carte. Bruno Gambarotta, certamente il più famoso degli ‘anziani’ Rai - ci porta dietro le quinte del piccolo schermo. Proprio nell'officina delle mille e mille fiction che ci hanno fatto piangere, sorridere, emozionare. Che, insomma, ci hanno fatto diventare grandi.

Tutt'altro genere per l'appuntamento domenicale con il bel volume di carattere enologico firmato da Carassale e Lo Basso. "In terra vineata", una corposa opera (più di 500 pagine, 150 immagini con tabelle e grafici, 50 pagine di indici con quasi 500 vini citati) alla quale hanno lavorato 35 studiosi che hanno proposto i loro risultati basati su fonti e spunti del tutto inediti, per molti versi sorprendenti, in relazione a quanto scritto fino ad ora sulla nostra vitivinicoltura. In particolare, contributi di carattere storico si accompagnano a lavori di enologia, ampelografia, linguistica, geo-cartografia ecc. Una vera “summa enologica” e un’opera che assolutamente non può mancare nella libreria di chi abitualmente si occupa (per professione o passione) della nostra vitivinicoltura: una vera e propria “enciclopedia” del settore, che finalmente farà scoprire ai liguri e ai non liguri quanto importante sia stata nella storia la nostra industria enologica e quanta attenzione essa meriti ancora oggi.

Alessandro Carassale, insegnante, si è laureato in Lettere all’Università di Genova con una tesi sulla viticoltura nell’estremo Ponente ligure medievale. Si interessa soprattutto di storia agro-economica e dell’evoluzione del paesaggio agrario ligustico. Tra le sue precedenti opere si ricordano: “L’Ambrosia degli dei – Il moscatello di Taggia alle radici della vitivinicoltura ligure”; “Il Rossese di Dolceacqua. Il vino, il territorio di produzione, la storia” e l'Atlante dei vitigni del Ponente ligure – Provincia di Imperia e Valli Ingaune, finalista al premio ‘Giovanni Rebora 2013’.

Luca Lo Basso, laureato in Storia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova si è successivamente specializzato, dedicando il suo tempo e il suo lavoro in particolare alla storia ligure. Dal 2005 è ricercatore universitario a tempo indeterminato di Storia Moderna insegnando: Storia della Liguria in età moderna, Storia Moderna, Storia degli antichi stati italiani, Elementi e fonti della storia moderna e Storia Navale, discutendo come relatore e correlatore circa 60 tesi. Autore di numerose pubblicazioni in tema di storia marittima e navale, partecipa al programma internazionale NAVICORPUS, coordinato dall’Università di Nizza Sophia-Antipolis. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto ai temi della guerra navale, della navigazione mercantile nei suoi aspetti sociali, economici e giuridici e nella presenza degli operatori marittimi liguri nei mari del mondo in età moderna. Nel 2008 ha pubblicato, assieme ad Alessandro Carassale, la monografia Sanremo giardino di limoni. Produzione e commercio degli agrumi dell’estremo Ponente ligure (secoli XII-XIX).

La rassegna “È tempo di libri” si chiuderà Sabato 12 Dicembre con Pier Paolo Cervone e il suo "L'Italia entra in guerra. Da Sarajevo al patto di "Londra".

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