Bordighera: osservazioni al SUA della zona C3, intervento del locale Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà

Il circolo Sel di Bordighera, attraverso le osservazioni al SUA della zona C3 – sottozona 1 Sapergo, presentate di concerto con il gruppo consigliare di 'Bordighera in Comune' esprime, anche alla luce dei recenti eventi alluvionali che hanno fortemente colpito la Liguria e il Ponente, la propria preoccupazione per un intervento urbanistico-edilizio di notevole impatto ambientale e elevato consumo di suolo, in un’area di ancora recente utilizzo agricolo (trasformata in zona ad edilizia rada dal PRG del 2000) e tuttora effettivamente agricola nella parte destinata ad albergo. Un’area, dal punto di vista paesaggistico, di grande interesse e valore, per di più situata nei pressi di un sito archeologico.

La variante consentita, già in parte approvata nel 2012, ma confermata dall’Amministrazione Pallanca, prevede un insediamento complessivo di 24.000 m3 (10.000 m3 di villette e 14.000 m3 di albergo). Tale variante prevede per l’attuale zona agricola, inclusa nel SUA con la variante stessa, un aumento di indice volumetrico di circa 100 volte (da indice 0,03 a indice 3). Crediamo che indici di questo tipo in una zona paesisticamente rilevante e comunque non esclusa da rischio idro-geologico, come gran parte del nostro territorio, siano inaccettabili e fuori misura, per quanto si voglia edulcorare la pillola, parlando di progettazione sostenibile.

Le osservazioni presentate mettono inoltre in evidenza:
- la contraddittorietà di una scelta politica che da un lato consente diverse trasformazioni in residenze di alberghi situati nel centro abitato (Albergo Angst, Albergo Torino, Hotel del Capo) e dall’altro prevede un nuovo albergo in una zona agricola, con vincolo formalmente ventennale, ma con notevole consumo di territorio;
- la mancanza di una vera pubblica utilità, confermata dall’aleatorietà sui dati occupazionali e dalla mancata tutela di un bene pubblico come l’ambiente e il paesaggio.

"Molte, per di più, sono le perplessità legate alla convenzione stipulata dal comune con il soggetto attuatore. In particola riguardo a:
- l’effettiva e comprovata durata ventennale dell’eventuale attività alberghiera;
- le modalità e i tempi di realizzazione del parco pubblico (si parla di sette anni);
- le certezze e le garanzie in merito alla cura e manutenzione del parco a partire dai chiarimenti in merito a un non meglio specificato “comodato d’uso” a favore dell’albergo.
Sulla base di tutti queste rilievi e in considerazione del fatto che l’Amministrazione attuale ha la facoltà di intervenire, se vuole, modificando la variante e rideterminando gli indici edificatori, chiediamo al Sindaco di Bordighera e all’Assessore  all’Urbanistca della Regione, in sede di valutazione delle osservazioni, di non avallare la richiesta di variante così come formulata, ma di agire in modo opportuno ed efficace sulla riduzione dell’impatto ambientale, a favore della tutela del paesaggio e della sicurezza idrogeologica e quindi di garantire, attraverso le necessarie integrazioni alla convezione, i reali interessi del comune".

"Per quanto riguarda le garanzie occupazionali, siamo convinti che, invece di consentire così facilmente cambi di destinazione d’uso delle strutture ricettive esistenti, sarebbe stato meglio provare la strada non facile, ma ancora percorribile, del rilancio e rinnovamento del nostro sistema alberghiero".