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Sanremo Ospedaletti | 09 novembre 2014, 21:26

Il ristorante 'Giuan' presenta i rioni di Taggia: il Rione Orso e il Rione Piazza Nuova

Un viaggio tra i rioni di Taggia proposto dal noto ristorante Giuan di via Cristoforo Colombo a Arma di Taggia.

Il ristorante 'Giuan' presenta i rioni di Taggia: il Rione Orso e il Rione Piazza Nuova

 Il rione “Orso” è praticamente la vera e propria “porta meridionale” di
ingresso alla città. Questo rione ebbe il suo costante sviluppo dopo la costruzione della terza cerchia di mura ed è caratterizzata da case più larghe e comode e decorate con bei portali.

...I l'an ciamàu Camin de l'Ursu perchè in giurnu u gh'à balau; lì Banchèro p'in carugiu ina votau l'è scapàu

… Questa via è stata chiamata “strada
dell’orso” perché anticamente, in occasione
di fiere e feste speciali, arrivavano in paese,
oltre ai mercanti, anche giocolieri, funamboli
e addestratori di animali come l’orso
appunto. Verso la fine della via c’è un carugetto
dedicato a Luigi Banchéro, protagonista
di un’antica storia popolare, il quale
proprio in questo vicoletto è scappato…

 

COSA TROVO NEL RIONE?
Scendendo dai Domenicani si entra nuovamente nella cinta muraria e nella cerchia cittadina delimitata dalla “Porta dell’Orso” o di Borgoratto e dal “Bastiùn grossu” o dell’Orso, costruiti nel 1540.

Via Lercari, questa via detta “Camin de l’Ursu”, è dedicata alla nobile famiglia Lercari, genovese e con una gloriosa discendenza di cui un ramo si stabilì a Taggia nel XVI secolo. Ebbe nomi illustri nella gerarchia ecclesiastica ma anche podestà, capitani e consiglieri.

Vico Banchéro, Luigi Banchéro, eroe locale che liberò Taggia dalla tirannia del marchese Lercari. Sono pagine della storia locale tratte dal romanzo del prof. Carlo Cagnacci e dalla riduzione teatrale di Antonio Filippi.

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 Il rione “Piazza Nuova” , situato a sud è l’ultimo confinante
con la parte nuova della città. Oggi non possiamo renderci conto di come poteva essere la zona nel XVII secolo, costituita da una difesa che comprendeva una torre e una porta”Caligaria”. In seguito la costruzione del monumentale palazzo Pastorelli nel XVIII (poi Curlo e infine Spinola) ha modificato totalmente l’ambiente.

 ...In Cursescu u g'ha durmiù ina vota in Ciaza Nova, lì i ghe faxeva u mercàu de bèstie a china e bocce u se zogava

… In Piazza Nuova (rione ora nuovo e
fuori le mura) c’è il settecentesco palazzo
Pastorelli-Curlo Spinola. Qui nei secoli
precedenti hanno soggiornato, prima
l’Infanta di Spagna e poi Napoleone Bonaparte
(il corsesco), durante le sue battaglie
d’Italia. In periferia del rione, solitamente,
fino agli anni ’70, giovani e anziani giocavano
a tombola e a bocce…

COSA TROVO NEL RIONE?
Via Curlo, dedicata ai fratelli Giovanni e Girolamo Curlo, antico ramo della famiglia ghibellina dei Curlo, rifugiatasi a Taggia nel XIII secolo, cacciata dai guelfi di Ventimiglia.
Piazza Spinola, si trova in periferia a ridosso della sponda destra del torrente Argentina. Gerolamo Augusto Spinola, marchese, sposò Angela Curlo e quindi diventò proprietario del grande palazzo Curlo poi detto Spinola.
Palazzo Pastorelli - Curlo – Spinola, costruito nel 1707 dalla famiglia Curlo, è un edificio di straordinaria imponenza e ancorché incompiuto, rimane ancora oggi misterioso quanto a paternità e vicende costruttive.
L’anonimo architetto, maestro di primo piano, è stato capace di reinterpretare un modello genovese del secolo precedente e proporlo come “nuovo e moderno” per quanto riguarda gli spazi e l’impatto urbanistico. Lo spazio interno è occupato da un ampio atrio, saloni, loggiati,e rampe di scale comode.
Il palazzo, passato di proprietà del Comune, divenuto di proprietà privata negli anni ’60, attualmente è stato acquistato da un consorzio di aziende e la destinazione d’uso è alquanto incerta.
Resta comunque preoccupante il degrado in cui versa questa “fabbrica” del settecento.

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