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Politica | 24 luglio 2014, 12:55

Sanremo: smaltimento rifiuti, l'amministrazione comunale parte all'attacco contro il Lotto 6

La Giunta matuziana ha fatto pervenire all'Ente provinciale alcune proposte nell'ottica della salvaguardia dell'ambiente e del risparmio economico

Sanremo: smaltimento rifiuti, l'amministrazione comunale parte all'attacco contro il Lotto 6

"La storia politica e amministrativa della discarica ormai comunemente identificata come LOTTO 6 ha inizio nel corso dell’anno 2010 quando, quasi contemporaneamente si verifica il sequestro da parte della Magistratura della discarica di Ponticelli in territorio comunale di Imperia e l’esaurimento del precedente lotto 4 della discarica di Collette Ozotto in territorio comunale di Taggia e Sanremo.

Quel momento critico fu superato, con un non trascurabile sforzo finanziario da parte dei cittadini, mediante il conferimento di una quota dei rifiuti prodotti in Provincia presso la discarica di Vado Ligure (SV), dopo di che, verso la fine dell’anno, la Conferenza dei Sindaci istituita presso l’ATO deliberò una modifica al Piano Provinciale dei rifiuti prevedendo la realizzazione di una discarica pubblica di rifiuti solidi urbani non pericolosi denominata lotto n° 6 Collette Ozotto sita nei Comuni di Sanremo e Taggia, che aveva lo scopo di sopperire alle esigenze di smaltimento dei rifiuti prodotti in provincia fino alla costruzione dell’impianto unico di recupero e trattamento da realizzarsi in località Colli – Comune di Taggia.

Diversi provvedimenti amministrativi si succedettero a quella decisione politica, alla quale la precedente amministrazione non mosse obiezioni, votando favorevolmente, fino al luglio 2011 quando la decisione divenne esecutiva e si diede il via alla progettazione, conclusasi nel febbraio 2012 con l’approvazione da parte della Conferenza dei Sindaci, fino a pervenire nell’aprile del 2013, a seguito della Valutazione di Impatto Ambientale favorevole con prescrizioni da parte della Regione, all’indizione del bando di gara.

Il LOTTO 6 è pertanto una discarica pubblica, la prima nella storia della nostra provincia, anche se sarà gestita, mediante gara d’appalto da un soggetto privato. La capienza prevista è di circa 280.000,00 metri cubi.

Le vicende dell’ultimo anno solare sono ormai ben note a tutti: la precedente Amministrazione, dopo aver sempre approvato tutti i documenti amministrativi che hanno portato alla gara d’appalto, improvvisamente, decise di mutare atteggiamento sulla spinta delle osservazioni mosse dall’allora opposizione, dai movimenti e dai singoli cittadini, quando ormai, nella sostanza, le cose erano fatte e, purtroppo, non erano mai stati valutati sistemi alternativi, non solo di smaltimento, ma anche e soprattutto di contenimento nella produzione dei rifiuti.

La nostra Amministrazione è del tutto contraria, per cultura, all'abbancamento dei rifiuti in discarica ed alla realizzazione in particolare del futuro Lotto 6 che avrà una potenzialità ricettiva di 280.000 metri cubi. La Provincia, che ha competenza primaria sulla materia, attraverso l’ATO rifiuti, ci ha informati che l'iter burocratico è di fatto completato ed a breve si darà  inizio ai lavori, evidenziando su nostra specifica domanda che il Lotto 5, tuttora utilizzato, presenta margini di ulteriore capienza per saturarsi entro gennaio-febbraio 2015.

Diverse sono le motivazioni che hanno determinato l'allungamento di vita del Lotto 5, secondo quanto asserito dal gestore (che sarà lo stesso del lotto 6), che riportiamo:

· Pretrattamento dei rifiuti in ingresso mediante l’utilizzo di trituratore
· Pretrattamento del rifiuto in ingresso mediante l’utilizzo di vaglio per la separazione di quota parte   della frazione organica contenuta nel rifiuto tal quale
· Coltivazione della discarica con macrocelle in grado di accelerare sensibilmente il processo di stabilizzazione della frazione organica
· Stesa a strati del rifiuto e compattazione con mezzo meccanico attrezzato con ruote a lame
· Abbondanti precipitazioni atmosferiche
· Variazione merceologica del rifiuto in ingresso con aumento della quota parte di sostanza organica
· Coperture giornaliere eseguite sia con il prodotto biostabilizzato in uscita dalle biocelle e sia con il compost prodotto dall’impianto di compostaggio della Beusi S.r.l., il tutto in sostituzione (parziale) del materiale inerte di copertura
· Conferimento in discarica dei rifiuti provenienti dagli impianti di depurazione Sovraconsolidamento dell’ammasso rifiuti.

A noi personalmente non è dato di valutare l’effettiva veridicità tecnica di queste osservazioni, peraltro condivise dall’Ente che istituzionalmente ci rappresenta sulla materia dei rifiuti, la Provincia, ma sicuramente è dato di avere opinioni e convinzioni differenti in maniera ambientale.

Innanzitutto riteniamo imprescindibile la necessità di azzerare ogni azione di scempio di un territorio già duramente provato; ma anche riteniamo che sia ormai giunto il momento che il cittadino non paghi più, anche in termini finanziari, le colpe di cattive scelte politiche, orientate verso la commercializzazione del rifiuto anziché verso la minimizzazione dei costi.

La nostra idea è che ciascun cittadino cominci a produrre meno rifiuti, seguendo semplici norme di comportamento nella vita quotidiana, improntate al riciclo, al riutilizzo, al recupero e, successivamente, proceda a differenziare il rifiuto prodotto, in maniera tale da minimizzare la quantità residua da smaltire. E ciò sia nella vita domestica, che nella vita lavorativa, che nella veste di utenti degli esercizi commerciali, quando facciamo la spesa, andiamo a mangiare fuori o ci concediamo altri momenti di relax.

Il nostro Comune, che rappresenta oltre 1/4 della popolazione provinciale, si avvia verso la diffusione di una nuova cultura di partecipazione e gestione all’intero ciclo dei rifiuti, volto sia a produrre meno che a conferire in discarica il minimo indispensabile. E se altri Comuni della Provincia probabilmente vorranno seguire le nostre orme, allora riteniamo fortemente che il Lotto 6 possa ritenersi sovrastimato in quanto dovrà essere funzionante solo fino alla data di inizio attività del moderno impianto di trattamento dei rifiuti previsto in Regione Colli a Taggia operativo a partire dal gennaio 2018.

Probabilmente siamo arrivati in ritardo per opporci all’inizio dei lavori relativi al Lotto 6, ma siamo fermamente convinti della necessità di velocizzare al massimo le procedure relative alla costruzione dell’impianto di trattamento di Colli, impegnandoci, come Capofila dell'Unione di Comuni che subentrerà alla Provincia dalla prossima primavera, a renderlo operativo quanto prima, fin da ora chiamando tutti i soggetti, ad oggi impegnati nel processo decisionale politico tecnico ed amministrativo, ad assumersi le proprie responsabilità.

In tal senso occorre anche esporre alcune considerazioni economico finanziarie correlate alla spesa sostenuta dai cittadini per il conferimento in discarica. Alla fine del lotto 4 il costo di conferimento era di circa € 122,5 per ogni tonnellata di rifiuto prodotta. Tale tariffa era 'provvisoria' ed è in atto un procedimento giudiziario per determinare la necessità di eventuali conguagli, ai quali l’attuale Amministrazione e gli uffici comunali competenti hanno già fermamente espresso la loro contrarietà.

Aver conferito i rifiuti presso la discarica di Vado Ligure, ha comportato per 8 mesi un incremento di circa € 55,00 a tonnellata e per 3 mesi un incremento di circa € 33,00 a tonnellata. Questa 'emergenza' addebitabile esclusivamente all’incapacità politica di cercare e trovare soluzioni alternative col necessario anticipo, è costata ai cittadini sanremesi circa € 250.000,00 in più rispetto all’anno precedente.

Il lotto 5 è partito da una tariffa di € 150,00 a tonnellata per scendere, in virtù della maggiore capacità di cui abbiamo parlato in precedenza, all’attuale tariffa di € 123,53; il LOTTO 6 partirà da una tariffa di € 157,52, quindi con una maggiore spesa di circa € 800.000,00 rispetto all’anno corrente. Aggiungiamo che ad oggi smaltire l’umido costa circa € 104,50 a tonnellata e smaltire il verde costa solo € 50,00 a tonnellata; pertanto cifre molto inferiori a quelle citate sopra per i rifiuti indifferenziati, quindi incrementare la frazione umida di un 10% comporterebbe un risparmio di € 125.000,00 di costi di discarica all’anno e incrementare la frazione umida verde di un 10% comporterebbe un risparmio di € 250.000,00 di costi di discarica all’anno.

Aggiungiamo inoltre che il conferimento delle matrici carta, plastica, vetro non costa ad oggi nulla mentre in futuro verrà data loro una valorizzazione e di conseguenze un aumento della differenziazione da parte dei cittadini e commercianti della nostra città solo del 5% comporterebbe un risparmio di ben 190.000 euro all’anno per ogni matrice di costi di discarica.

Alla luce di tali cifre, ci chiediamo ancora se c’è qualcuno, cittadino, esercizio commerciale, istituzione, impresa produttiva, agricoltore, ristoratore, ancora contrario alla politica di contenimento della produzione dei rifiuti che la nostra Amministrazione intende perseguire; ci chiediamo se c’è ancora qualcuno che si 'rifiuta' di trovare spazi nei condomini o negli esercizi commerciali da dedicare alla raccolta differenziata; ci chiediamo se c’è ancora qualcuno che intende rinunciare a piccoli comportamenti civili di vita quotidiana che concorrono a raggiungere grandi miglioramenti in termini di qualità dell’ambiente e della vita.

Perché l’alternativa è pagare tanto (circa 4mln di euro all’anno per il solo smaltimento), trovarsi una ennesima discarica in casa propria, rischiare di doverne fare un’altra, l’ennesima, sul territorio provinciale e primeggiare ancora una volta tra le cittadinanze che peggio si comportano nel settore dei rifiuti.

Per tali considerazioni riteniamo fortemente che nei prossimi anni dovremo impegnarci su molti fronti:

· produrre meno rifiuti, riciclando, riutilizzando e recuperando i materiali di cui già disponiamo;
· smaltire in discarica meno rifiuti differenziando di più e meglio di quanto facciamo oggi;
· accelerare fortemente l’iter realizzativo dell’impianto di trattamento rifiuti di località Colli;
· vigilare affinché il LOTTO 6 venga utilizzato per il minimo indispensabile.

Ciò è quanto abbiamo proposto alla Provincia e ci attendiamo che sia preso in considerazione".  

C.S.

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