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Attualità | 01 agosto 2013, 16:47

Badalucco: troppe colonie feline in paese e ora scatta il piano contro il randagismo

Il comune censirà tutta la popolazione felina e chiederà l'aiuto ai gattari. Tutte le novità indicate nel piano approvato dalla giunta Comunale.

(immagine generica)

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La giunta di Badalucco ha approvato nei giorni scorsi la messa in atto di un piano per il controllo della popolazione felina che ‘abita’ nel paese. Infatti in base ai rilievi preventivi fatti sul territorio comunale è emerso che vere e proprie colonie feline hanno iniziato a comparire ed occupare diversi stabili, abitazioni e più in generale cantine, dismessi e non. La popolazione ha segnalato in più occasioni al comune alcune problematiche derivanti dalla convivenza con i gatti sempre più numerosi tra i carruggi del paesino della valle Argentina.

L’aumento dei randagi e conseguentemente il rischio di possibile trasmissione all’uomo di pulci o altri parassiti ha reso necessaria l’attuazione in tempi rapidi di un protocollo per controllare questi animali. Per far questo l’amministrazione Bestagno ha preventivato una spesa finale quantificata in 8mila euro, che sarà coperta anche con un possibile finanziamento da parte della Regione Liguria.

La massiccia presenza di colonie feline sul territorio, rende necessari quattro tipi di interventi, già applicati in passato. Il primo sarà attraverso un’attività di sensibilizzazione contro l’abbandono, il secondo consisterà in un vero e proprio ‘censimento’ dei gatti, compresi quelli domestici, il terzo maturerà con la cattura di ogni esemplare al fine di schedarlo e nel caso di malattie di curarlo onde evitare il diffondersi di eventuali epidemie. In ultima analisi uno degli ulteriori obiettivi da conseguire sarà di evitare l’ibridazione tra questi gatti e quelli selvatici, anch’essi presenti in gran numero nella zona.

Secondo le stime fatte nel piano di prevenzione del randagismo felino, il tempo di attuazione sarà di circa un anno ed in prima battuta dovrà interessare almeno un centinaio di esemplari. Il campione servirà a dare una prima stima sull’attività che poi in seconda battuta dovrà interessare l’intera popolazione delle colonie feline. Per fare tutto questo il Comune chiederà la collaborazione in primis agli amanti di questi animali ‘i gattari’, che nell’ottica del progetto, dovranno occuparsi non solo delle colonie ma anche di procacciare gli animali che poi andranno sverminati e sterilizzati prima di poter essere reintrodotti, naturalmente presso una struttura veterinaria convenzionata.

Nell’ottica del Comune il punto principale da raggiungere sarà proprio quello di ottenere la collaborazione massima da questi zoofili, che saranno chiamati in occasione di incontri pubblici con la cittadinanza nella speranza che altri abitanti si uniscano ‘alla causa’ e quindi si possa formare una rete di controllo per tenere a bada il problema dei randagi. La giunta ha approvato queste misure ma intanto ora il piano passerà al vaglio dell'ASL e infine verrà fatta domanda alla Regione per ottenere il finanziamento. 

Stefano Michero

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