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| 22 agosto 2012, 06:06

Un incidente di carrozza e l’ Osteria del Mattone fanno scoprire agli Inglesi il Ponente

Un incidente di carrozza e l’ Osteria del Mattone fanno scoprire agli Inglesi il Ponente

             La Liguria, dopo la sfuriata napoleonica, annessa con un tratto di firma al Regno di Savoia, perdeva con il suo millenario isolamento la sua libertà, a dire la verità ex Aurelia romana  era diventata una mulattiera, già  Napoleone la fece riadattare e dove era il caso tracciare in parte nuovi tratti  per permettere di far transitare carrozze, carri e tutti i veicoli a ruote. I grandi condottieri hanno sempre sognato far percorrere strade larghe veloci e sicure alle proprie armare non solo è lui che obbligo a piantare ai lati delle strade i platani, pianta generosa  di ombra di d’estate. Le sue truppe non voleva che soffrissero il caldo del solleone. L’illuminato Re Carlo Alberto fece tracciare e migliorare le strade per il collegamento con il Piemonte che di strada avevano solo il nome.

              Genova repubblicana ma indomita, guardava dall’alto al basso i Savoia considerandoli montanari Savoiardi, quando poteva sfotteva i Savoia.   Rimase memorabile lo sfottò al re Re quando venne in visita di stato ad Genova, I nobili genovesi invitati dal Re inviarono al  ballo del Gran Galà i mariti  in copia delle cuoche, dame di compagnia ecc… abbigliate con i vestiti suntuosi delle padrone e facendogli indossare preziosissimi  gioielli che  paragonati a quelli che indossava la Regina erano poca cosa. In questo clima  Genova era un polveriera, dove ogni tanto si doveva usare i cannoni per spezzare questi atti di ribellione. Mentre i nobili combattevano a modo loro, istituirono l’Associazione di Storia Patria, che con ricerche d’archivio faceva conoscere glorie di Genova, mentre i figli della piccola borghesia iniziò a contestare è in questo periodo che Mazzini istituì La Giovane Italia, associazione segreta a cui aderirono moltitudine di giovani, che usando tutti i mezzi più o meni leciti dalla stampa allo stiletto per una Italia Repubblicana. 

            Tra questi i fratelli Giovanni e Antonio Ruffini di Taggia insieme a Scorazzi di Riva Ligure e Giuseppe Garibaldi di Nizza, dedicarono tutta le loro energia per raggiungere l’ideale, incarcerato Giovanni Ruffini si tolse la vita nel carcere di Savona,  furono braccati e costretti tutti all’esilio. Stabilitasi a Londra, dopo l’ennesimo moto rivoluzionario fallito (quello in Savoia 1836), nel 1837 si recarono a Londra, la fame e la povertà fece si che Mazzini si impegnò persino il paltò al Monte di Pietà.Con l’aiuto della mamma Eleonora misero su un rivendita di olio, moscatello e ficchi secchi, ma dovettero chiudere baracca. Mazzini decise di darsi all’insegnamento e Ruffini a scrivere romanzi: il primo romanzo in lingua inglese fu “Lorenzo Benoni” che accostato alle “Mie Prigioni” del Pellico, “All’Assedio di Firenze” del Guerazzi e a “Nicolò dei Lapi “ dell’Azzeglio  fu quasi d’obbligo. Seguì il secondo “Il Dottor Antonio” fu uno di quei libri che contribuirono al Risorgimento Italiano più di tante azioni rivoluzionarie. Dal punto di vista letterario, il pubblico inglese “Il Dottor Antonio” decretò l’opera migliore  del Ruffini: in essa si  trovano tutti gli ingredienti classici del romanzo storico, in più le descrizioni m del paesaggio  della Riviera  Ligure spingeranno  gli inglesi  a considerarla come un suggestivo e incontaminato angolo di paradiso.

          In verità come prologo al turismo fu dovuto ad una epidemia di colera del 1834,  gli inglesi provenienti  dalle Indie si dovettero fermare in quel di Nizza per motivi di quarantena e visto che il clima era meraviglioso, iniziarono a frequentare e a stabilirsi preferendola alla nebbiosa Londra. Con l’incidente della carrozza, il Ruffini attira l’interesse dei lettori inglesi. E’ un autentico depliant turistico. A fine secolo la colonia stabile inglese raggiungeva 3.000 persone, con hotels, e ritrovi escussivi: inaugurano il primo campo da tennis in Italia, di golf, di cricket e oltre la chiesa la farmacia, la banca e un bel giornale il “The Bordighera News”… e tante passeggiate a dorsi di cavallo e d’asino per i paesi del circondario da Latte a Seborga sino a Monte Bignone e il romantico ponte e della Madonna degli Angeli di Badalucco  luogo di incontro  delle amazzoni inglesi. 

         Come dicevamo la descrizione il romanzo inizia con la seguente descrizione: “ In un bel dopo pranzo tutto di sole in sui primi d’aprile del 1840. un’elegante carrozza da viaggio, tirata da quattro cavalli da posta, percorreva a gran trotto  la strada che da Genova,  per la riviera di Ponente, mette a Nizza.Lo scrittore fa una bellissima e intrigante descrizione dei  panorami, della flora, un susseguirsi di ”boschetti di aranci, limoni e ulivi” descrivendo arbusti tipici mediterranei : “ Fra macchie di tamerici, di agavi , di oleandri “ e la descrizione dei fiori che in aprile sbocciano:  alberi fruttiferi  in tal piena fioritura  da apparire  mazzi di fiori, campagne intere tutte gialle di asfodeli, violacee di anemoni, bianche di ornitogali dal lungo stelo, rupi grigiastre di cui ogni greppaccio era munito di smisurati agavi dalle foglie lanceolate, si susseguivano”

  Invoglia il lettore a visitare questo paradiso terreste. Descrive la carrozza recanti le insegne del Lord John Davenne, con la figlia miss Lucy Davenne   aveva  a seguito la cameriera miss Hutchins e il maggiordomo.  L’entrata in Sanremo all’incrocio di Porta Palazzo, ivi era la Posta vi erano già pronti :” quattro cavalli d freschi erano già stati attaccati alla carrozza, ma al dir del mastro di posta, la lunghezza del  nuovo tratto di postale da percorrere e la ripidezza della strada richievava un cavallo in più . questo quinto cavallo  che doveva stare alla volata. manifestò la più assoluta ripugnanza… scappo … fu nuovamente acchiappato.

Fu quello questo cavallo che provocò l’incidente alla Baja di Bagnabraghe. Il Ruffini abile cesellatore descrive un sorpasso del calesse del Dott. Antonio: :” finito di allentare le corregge  e di accorciare le tirelle,  non andò molto che il carrozzone  inglese oltrepasso il democratico calessino” ecco l’incidente: “ anzi talvolta  rimane affatto inattivo, per modo che il bilancino per  quale la bestia  era attaccata al timone, incominciava di nuovo a battere contro le sue parti posteriori. Un calcio o due avvisò l’accostarsi del pericolo a battere contro le sue parti posteriori”. I cinque cavalli scappano di mano, fanno assumono sempre più velocità alla carrozza in discesa e : “ Una ruota posteriore  montò sopra un sasso , la carrozza diede un balzo come se fosse volesse  spiccare un volo, oscillò un momento sul ciglio della strada , poi  con cavalli e tutto.

    Il Ruffini come vedete è un gran conoscitore del cavalli e carrozze e iniziando un romanzo facendo intrattenere il respiro al lettore e inondandolo con vedute, panorami dove ora la  flora mediterranea lasciava posto a boschetti  di aranci, di limoni, di ulivi, l’ex cospiratore abile all’uso   sia del rosario e che dello stiletto, in modo tutto pacifico e incruento scrisse un libro che contributi al Risorgimento Italiano più di tante battaglie e vili attentati,  Questo modo di portare avanti le proprie è il sistemo più democratico che vale ai giorni nostri.       

Lui Cerin

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