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Al Direttore | 07 marzo 2012, 07:44

La scomparsa di Roberto Arnaldi: la lunga mail di una nostra lettrice da Bardineto

La scomparsa di Roberto Arnaldi: la lunga mail di una nostra lettrice da Bardineto

Una nostra lettrice di Bardineto, Nicoletta Grasso, ci ha scritto per 'salutare' Roberto Arnaldi:

"Ciao Robertino, anzi 'Robertoarnaldi' come ti chiamavo tutto di seguito: sono Nicoletta, di Bardineto, entroterra di Finale Ligure, ma non so se riesco a vedere bene cosa scrivo, perché sto piangendo. Non è solo un groppo alla gola, non è un ricordo malinconico, no, sono davvero lacrime disperate, che scendono copiose, e sono nate di colpo, spontanee, dopo la notizia che non c'eri più. Anche se sono più di vent'anni che non ti seguivo, che non sapevo dove fossi, che la vita con la sua fatica mi impediva di ascoltare persino la radio, in fondo non dovrei meravigliarmi e avrei dovuto aspettarmelo che avrei sofferto così tanto per la tua dipartita. Lucio Dalla ha rappresentato un grosso dispiacere, ma non era 'uno di famiglia'; tu no, tu sei un dolore immenso, che mi attanaglia il respiro. Non ti ho mai conosciuto personalmente, non sapevo neanche quale viso avessi (da noi il buggzzumm non arrivava), ma ogni volta, durante la giornata, è una scossa riprendere coscienza della tua Assenza. Perché tu sì, che eri 'uno di noi'. Perché sei stato parte di tanta mia esistenza. Allora si conosceva poco della vita dei personaggi televisivi e radiofonici; non c'era la globalizzazione, io sapevo solo che tu fossi di Zoagli e che fossi Sampdoriano (io Genoana). Ma tu possedevi la voce più bella del mondo, anzi tu eri il sole con la tua voce cristallina, perché ogni mattina della mia vita, per seimila giorni, hai portato la luce in casa, tramite una radio di quelle ormai d'antan che avevano due manopole: una per aprire/spegnere, l'altra per il volume, e che immancabilmente mia mamma accendeva e iniziava la magia quotidiana. Per tutto quel periodo ho ammirato e stimato qualcuno che portava calore agli altri, che faceva divertire, che colpiva al cuore con la risata, le parole, il garbo e l'armonia di una persona speciale. Eri un 'cavaliere prezioso' che combatteva il grigiore dei giorni con la levità del proprio cuore. Io non so come fossi diventato oggi, non so nulla. Ma spero che la trasparenza del tuo cuore fosse rimasta uguale, nonostante i colpi bassi che la vita riserva a tutti. Comunque sappi che sei stato e sarai sempre una delle figure che mi hanno formato, che mi hanno donato gioia e che hanno fatto in modo che io diventassi quella che sono (amo il doppiaggio e sono nell'organizzazione del festival Voci nell'Ombra e ho fatto qualche incursione radiofonica anch'io..). Intanto il mio pianto continua, perché sei legato anche a Tanti che sono volati via e che forse hai già conosciuto nella tua Nuova Realtà. Chissà se ti ha mai rimpianto colui che non ti rivolle nel luogo dove avevi lavorato per oltre ventanni! Presumo non avesse capito il vero senso della radio, né la sua filosofia, e  non si era reso conto che ERI TU LA RADIO, ERI TU LA LUCE dell'etere. Ora posso confessarti che, da allora, non li ascoltai mai più, neanche per sbaglio, anche se mi dispiacque per Luisella, che ha pure i parenti dalle mie parti. Adesso ti saluto, Carisssimo Robertoarnaldi, perché più scrivo, più piango; sto controbilanciando tutto ciò che m'hai fatto ridere in sedici anni di gioia, d'ingenuità, di speranza. Ma ti porterò sempre dentro, con me, e sono altresì sicura che ci sia davvero un Paradiso per chi ha saputo alleviare la pesantezza dell'esistenza, anche solo con la voce, come in  una forma di apostolato. Qualcuno l'ha anche detto: 'Ero triste e mi avete consolato'. E se non conosci la strada, queste sono le indicazioni: c'è un sentiero fiorito e un vecchio ponte, ma dopo incontrerai il Qualcuno di prima che sta ascoltando la tua voce che ormai parla/canta nel vento, e ti renderai conto di quanto sarà contento. Grazie Robertoarnaldi, anche da mia mamma ed in qualità di socia Club Tenco. Ti prometto che cercherò di piangere un poco meno e guarderò un po' di più in Alto, tra le stelle fiorite. Grazie Blucerchiato! Tutto il bene che ti ho voluto e ti voglio rimarrà per sempre intatto, come la tua voce; la più bella del mondo".

Carlo Alessi

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