"Vorrei esprimere tramite il vostro giornale il mio dispiacere per scomparsa del geometra Bottini anzi l'amico Franco, mi permetto di usare la parola amico anche se la conoscenza è avvenuta solo nel momento in cui ho cominciato l'esperienza di consigliere comunale e giorno dopo giorno ho conosciuto una persona di un rigore morale, di un onestà intellettuale che raramente si incontrano. Spesso mi sono trovato a chiederli consigli o pareri su pratiche amministrative è il suo approccio alle problematiche era sempre professionale e improntato sulla obbiettività ma il tutto condito con una ironia fine e colta che stupiva ma che faceva trasparire la sua profonda umanità".
Sono le parole di Mauro Merlenghi, che commentano la morte di Franco Bottini, ex Consigliere Comunale. "La più grande lezione di impegno me l'ha data - prosegue - nel momento in cui ha rassegnato le sue dimissioni dal Consiglio Comunale nel novembre del 2009, nel testo della sua lettera di dimissioni era scritto 'ritengo che tutti i membri del Consiglio Comunale, senza distinzioni tra maggioranza o minoranza debbano concedere il massimo impegno nell’interesse della città; oggi non posso più garantire questo apporto'. Parole che più di tutte fanno comprendere il pensiero di Franco Bottini e io d'allora o cominciato a definirlo forse con un termine desueto, ma che è l’unico che lo può descrivere perfettamente: un galantuomo, merce rara ai tempi d’oggi. Ciao Franco, mi mancherai".