Campionati a squadre di tennistavolo: nuova risposta di Stefano Raimondo

Un nostro lettore, Stefano Raimondo, tesserato FITeT, ci ha scritto in riferimento alla 'risposta' del Sig. Cosentino all'articolo inviato da Mario Preti, in merito ai campionati a squadre di tennistavolo 2010/2011:

“Preciso che scrivo a titolo puramente personale, e non in veste di dirigente del GSTT Bordighera, non avendo concordato le mie dichiarazioni, anzi formulandole all'insaputa del presidente. All'interno della mia società credo di essere la persona che più spesso é stata critica nei confronti di Mario Preti, veninteso sempre in un'ottica di confronto e collaborazione nell'interesse del sodalizio, ma questa volta devo riconoscere che il nostro segretario ha scritto un articolo pulito, obiettivo, che non ha fatto che raccontare le vicende dei vari campionati in modo preciso. Preciso che, se in provincia e non solo, c'é una persona che può parlare del nostro sport con autorevolezza e che merita di essere ascoltato per esperienza, dedizione ed impegno profuso sotto tutti i punti di vista, questa persona é proprio Mario Preti, sempre sincero nelle parole e corretto nell'operato. Trovo la risposta di Cosentino assolutamente fuori luogo, immotivata ed in ogni caso eccessiva, il tennistavolo, non lo dobbiamo dimenticare, é comunque sempre uno sport, in cui é quanto mai importante rispettare regole di lealtà, correttezza e rispetto di tutti gli avversari, ma ci sono problemi ben più seri per scomodare le prove e le procure. Io ho seguito molto da vicino la vicenda, che, confesso, mi é piaciuta assai poco, come é piaciuta poco, ciò che é più grave, a diversi nostri tesserati anche giovanili, che “credono” nel tennistavolo. Finita qui, l'articolo di Preti era un riportare i fatti, non chiedeva una risposta. Cosentino, invece, mi sembra molto indispettito, quasi punto nel vivo, sembrerebbe quasi si dovesse  giustificare; dal tenore della replica, se ormai semplicemente la vicenda mi amareggiava, da sportivo, ora le mie perplessità ed i miei dubbi rischierebbero quasi di trovare un fondamento e ciò grazie alle sue parole!”