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Al Direttore | 25 luglio 2010, 18:28

Sanremo: lo sfogo di un sanremese d'adozione sulla città

Sanremo: lo sfogo di un sanremese d'adozione sulla città

L'archietto Giuliano Gaudenzi, sanremese d'adozione, invia una lettera scritta nei giorni dell'emergenza per il divieto di balneazione a Sanremo. "Una città che amo - dice -, ma che ormai da troppo tempo vive nella memoria di tempi splendidi in cui arrivavano turisti da ogni parte d'Europa. Sono molto amareggiato per l'incuria, il degrado, la continua assenza delle amministrazioni locali, siano esse di destra o di sinistra, nel programmare e realizzare opere di pubblica utilità e decoro in modo da restituire a Sanremo il lustro degli anni d'oro".

 

"Sanremo, 10 luglio 2010

 

Che vergogna Sanremo!!!!!!!!!!!!!

Che vergogna sanremesi!!!!!!!!!!!!

 

Lettera di un milanese innamorato di questa città ma molto molto arrabbiato

 

Vengo in questa città da 46 anni, d’estate, d’inverno, col sole, con la pioggia e l’ho sempre trovata un luogo affascinante, dove un giorno sarei venuto a lavorare e a vivere, che mi regalava emozioni difficili da descrivere... Ma ora che città è questa, di cosa stiamo parlando?

 

Una città congestionata dal traffico, piena di palazzoni anonimi e di abusivismi dilaganti, una città dove il 'Lungomare Italo Calvino' è uno squallido parcheggio che separa ulteriormente dal mare, dove non si hanno i soldi per pulire la foce di un rio trasformandolo in fogna e la battigia è sbarrata da un muro di cemento armato che impedisce il transito (polizia municipale, guardia costiera dove siete???), dove puzza e sporcizia regnano sovrane...

 

Almeno, mi dicevo, rimangono il mio mare, l’orizzonte, i colori, la sua dolcezza e la sua forza, il piacere di poter fare un bagno quando il caldo è opprimente... almeno fino a ieri alle 18.30 quando quattro dipendenti, quattro, del Comune (uno teneva il cartello l’altro il martello il terzo i chiodi e l’altro intratteneva la gente...) hanno piantato nella sabbia il 'Divieto di balneazione'.

 

“Divieto di balneazione'??? Il nove luglio, in piena stagione balneare? Chi ripagherà la gente che viene qui e paga fior di soldi per farsi un bagno e i gestori delle spiagge che pagano al Comune il loro affitto, chi ripagherà tutti loro? Chi deve fare la manutenzione degli impianti ed assicurarne il perfetto funzionamento? Comune di Sanremo, città dei fiori, dove sei? Ma le tasse si pagano per avere servizi adeguati o per far pavimentare via Matteotti a costi assurdi? Sconsolato mi dico che questa sarà una misura preventiva per evitare che la gente si tuffi e si senta male, senonché notiamo tutti che la spiaggia attigua alla nostra, separata solo da un piccolo molo di massi, non ha il divieto... Uno scherzo?

 

Com’è possibile che si consideri il mare uno spazio chiuso, immobile, delimitato da pareti in cui i batteri o le sostanze pericolose non possono transitare? Ma il Comune, l’ASL, l’ARPAL, la Capitaneria di Porto dove sono, cosa fanno? Come possono agire così? E se una persona si butta in acqua nella spiaggia attigua poi dove si deve fermare? Dove si ferma l’inquinamento? A che numero civico del mar Ligure?

 

Che tristezza, che rabbia vedere una città che potrebbe essere meravigliosa non essere capace né di valorizzarsi né di trasformarsi; una città che potrebbe davvero essere attraente, fare di tutto per respingere chi cerca di amarla... che tristezza infine vedere i propri abitanti guardarla invecchiare e abbruttirsi senza mai alzare la voce o provare a ribellarsi a tutto questo schifo".

Redazione

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