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Imperia Golfo Dianese | 07 febbraio 2016, 15:04

Imperia: inaugurato il Museo di Arte Contemporanea presso Villa Faravelli con opere di Fontana, Manzoni e Morlotti

Sono esposte circa settanta opere, oltre quelle citate troviamo Frank Kupka esponente del cubofuturismo russo, Robert e Sonia Delaunay rappresentati dell'orfismo, Rocco Borella per l'astrattismo ligure e molti altri capolavori di maestri di fama internazionale

Imperia: inaugurato il Museo di Arte Contemporanea presso Villa Faravelli con opere di Fontana, Manzoni e Morlotti

Sabato 6 febbraio è stato inaugurato il Museo d'Arte Contemporanea di Imperia (MACI) sede espositiva della collezione dell'architetto genovese Lino Invernizzi donata dalla moglie Maria Teresa Danè al Comune di Imperia.

Negli ambienti della neorinascimentale Villa Faravelli è possibile ammirare opere di  inestimabile valore di artisti contemporanei che pongono la città di Imperia al centro della scena culturale nazionale ed internazionale.

E' stato lo storico dell'arte Fulvio Cervini, dell'Università di Firenze, alla presenza del delegato della Sovrintendenza dei Beni Culturali della provincia di Imperia, Adolfo Sista, e della curatrice della mostra, Daniela Lauria,  ad illustrare il valore di questa collezione stimato intorno ai due milioni e mezzo di euro.

Lo studioso ha posto l'accento sull'importanza dell'unione culturale tra il privato e il pubblico che, con la mediazione della soprintendenza, ha reso possibile la realizzazione di questo progetto rendendo fruibile alla comunità opere di immenso prestigio e dimostrando come la cultura, opportunamente valorizzata, rappresenti una risorsa del territorio.

Si tratta di una collezione straordinaria per la qualità e per l'armonia con cui le opere dialogano tra loro, non è sistematica ma permette di intraprendere viaggi attraverso l'arte contemporanea.

Sono rappresentati gli anni 30 e gli anni 60 con l'introduzione di testimonianze elette quali il bronzo "Cavallo e Cavaliere" di Marino Marini del 1940, simbolo della mostra, e l'olio su tela G.D.4 del 1966 di Victor Vasarely.

Molti degli artisti della collezione conobbero la Liguria, in particolar modo la riviera di ponente, dando vita ad una comunità intellettuale di pittori scrittori e poeti che cambiò tutto il novecento.

E' presente in collezione con "Composizione" del 1953 Attanasio Soldati, pittore che nel 1932 si confronta con il cubismo e nelle cui opere si avvertono nitidamente le tracce dei maestri del Bauhaus. Per l'artista gli anni dal 50 al 53 sono densi di riconoscimenti ed affermazioni in campo nazionale ed internazionale, ma sono segnati dalla comparsa di una grave malattia che lo costrinse ad un lungo soggiorno ad Arma di Taggia, presso la famiglia Ghirindelli, dove nacquero le sue ultime opere prima della scomparsa.

Otto Hofmann, allievo di Klee e Kandinskij, negli anni 70 si ritirò a Pompeiana dove produsse dipinti, disegni, oggetti di porcellana e ceramica e opere di grafica, fu soldato tedesco sul fronte russo  periodo nel quale essere un astrattista significava fare arte alternativa quindi politica.

Josef Albert, artista della Bauhaus, è presente con gli oli su tela "Gentle venture" e "Blu mirage", ha collaborato con il pittore di Bordighera Enzo Maiolino attento paesaggista del ponente ligure passato all'astrattismo negli anni 60.

Anche Ennio Morlotti arrivò a Bordighera, lo stesso luogo dove Claude Monet aveva fissato l'essenza del paesaggio in continua mutazione, il pittore era amico di Francesco Biamonti e le soffuse atmosfere dello scrittore scivolarono sulle tele del pittore.

Sono presenti i pittori comaschi degli anni 30, Mario Radice e Manlio Rho, nonché il fiorentino Alberto Magnelli avanguardie dell'astrattismo europeo guidato da Kandinskij, che trasse a  Portofino ispirazione per i suoi quadri.

Gli anni 60 furono uno dei periodi artistici più fecondi e vivaci del novecento, molte le opere di questa "età dell'oro" italiana che si espresse non solo nell'arte visiva, ma in parallelo e in relazione in molti altri campi.

Del maestro Lucio Fontana si possono ammirare due oli su tela "Attese, Concetto Spaziale" del 1963 e 1665, i celebri "tagli", di Piero Manzoni "Achrome" espressioni artistiche tra le più audaci e sconvolgenti del novecento definite linee di pura filosofia, di Enzo Mari, esponente di spicco del design, "Struttura numero 731" del 1963, infine "Blu call", "Ascolto" e "Sempreverde" di Piero Dorazio per il quale il contesto artistico è direttamente legato alla comunicazione dei mass media e del cinema.

Sono esposte circa settanta opere, oltre quelle citate troviamo Frank Kupka esponente del cubofuturismo russo, Robert e Sonia Delaunay rappresentati dell'orfismo, Rocco Borella per l'astrattismo ligure e molti altri capolavori di maestri di fama internazionale appartenenti ai più importanti movimenti artistici moderni.

Un'occasione unica e irripetibile per ammirare opere straordinarie destinate sia al grande pubblico sia agli esperti del settore e che permetterà di articolare programmi di visite, incontri e approfondimenti e tradurli in opportunità di arricchimento culturale per la comunità.

Il MACI si potrà visitare il giovedì dalle 16 alle 19, il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, la domenica dalle 9.30 alle 12.30.

Gloria Crivelli

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