Una nostra lettrice ci ha scritto in relazione alle 'dimissioni di Don Marco Gasciarino:
"Credo che nessuno voglia accusarlo ne difenderlo per la sua scelta di lasciare la Chiesa per un amore terreno, ma il punto è che proprio colui che bacchettava, che escludeva, che puniva ha fatto poi i medesimi errori. Credo inoltre che non sia tanto la questione dei preti sposati che abbia scandalizzato gli ex parrocchiani, può capitare di incontrare l’amore di una donna e decidere di abbandonare la chiesa, ma da un sacerdote ci si aspetta almeno che sappia aspettare di chiudere un capitolo per iniziarne un altro, che agisca con coscienza proprio perché lui stesso ci ha insegnato le leggi del Signore. Credo in buona sostanza che nessuno vuole condannare un uomo con le sue debolezze, le sue fragilità, (che però lui condannava pubblicamente e nei fatti concreti escludendo i figli dei divorziati dal catechismo, cosa gravissima anche alla luce di ciò che dice anche Papa Francesco) ma semplicemente sottolineare che non bisognerebbe mai essere intransigenti perché non si sa mai nella vita cosa il destino ti riserva, o per chi crede, a quali prove ti mette davanti Dio. Siamo tutti peccatori, almeno potenziali, sacerdoti compresi, quindi certi atteggiamenti di rigidità non sono accettabili e mi ricordano il detto secondo cui si punisce negli altri ciò che non si riesce a modificare in se stessi. Comunque buona vita futura Don e speriamo che quello che ti è accaduto ti insegni la tolleranza almeno con coloro che divideranno la tua prossima vita".