Bordighera: 'Light my fire', una palma che è anche un fuoco d'artificio per il nuovo brand della città (Foto)

E’ stato presentato questa mattina, all’ex chiesa Anglicana, il nuovo brand di Bordighera. Un marchio dal quale far ripartire il turismo della città delle palme. Una palma stilizzata, che ricalca però anche un fuoco d'artificio, in un disegno che vuole ricordare il passato, ma lavorando verso il futuro. In più c'è anche uno slogan 'Light my fire', che vuole 'accendere' il fuoco del turismo a Bordighera per gli anni a venire.

Nel corso della presentazione il Sindaco Vittorio Ingenito ha ricordato le eccellenze e le peculiarità della cittadina rivierasca: “Dobbiamo pubblicizzarle in tutto il Mondo il nostro territorio – ha detto – il logo è il punto di partenza per identificare la città nei nostri cittadini e per i turisti. Senza dimenticare l’investimento da 100mila euro nel nostro ufficio turistico. Sono i primi passi per raggiungere un livello indispensabile per promuovere Bordighera”. L'idea del brand è venuta al Sindaco, alla Giunta ed ai consiglieri, per avere un logo che venga riconosciuto da tutti, per un turismo culturale, enogastronomico e chi vuole fare 'outdoor'. 

Ingenito ha confermato l’importanza della commissione, che ha selezionato le oltre 60 proposte arrivare al Comune: “Avete lavorato in silenzio e con grande scrupolo – ha detto rivolgendosi a loro – e, quando ho visto il marchio mi ci sono identificato, vedendo la mia città e non posso che ringraziare la ‘Social Design’ che ha vinto il bando. Avete centrato l’obiettivo ed avete identificato Bordighera nella versione più classica, proiettandola verso il futuro”. Il brand verrà associato al nuovo 'Iat', per il quale ci sarà uno stanziamento da 100mila euro e sul quale vogliamo puntare l'attenzione. Nel periodo estivo ci saranno due persone all'interno ed anche una apertura serale.

Il Funzionario del servizio Turismo del Comune, Dario Grassano, ha commentato con entusiasmo il nuovo brand della città: “Quando ci ha incaricato abbiamo accettato la sfida con entusiasmo ma anche con timore. Era importante riuscire, in una semplice cartella, trasmettere a chi voleva partecipare che cosa siamo e cosa aspiriamo ad essere. E’ risultato importante dare quell’input che, successivamente, chi ha partecipato al concorso, ha saputo lavorare con attenzione e dedizione. E’ stato sempre interpretato quanto avevamo chiesto. Guardando i prodotti arrivati, da buona parte d’Italia, abbiamo anche avuto occasione di capire come ci vedono”.

Ad ogni criterio sono state valutate le tecniche espressive, la capacità del logo di essere memorizzato e di essere immediatamente percettibile: "In totale abbiamo scelto su 6 caratteristiche, con una votazione da 1 a 10 ed ogni giurato ha espresso giudizi tra l’altro omogenei tra loro".

“Il Bando era molto chiaro – evidenzia la ‘Social design’ – nel quale era sottolineato che dovesse essere presente la palma. E’ raro questo attaccamento ai simboli storici, che hanno però bisogno di una rivisitazione, che non disconosca le origini. Ecco perché la palma è diventata un fuoco d’artificio, per dare il senso della dinamicità e dell’offerta. Il logo potrà essere di diversi colori, a seconda delle necessità per ogni singola manifestazione o appuntamento. Siamo certi che la partenza è quella giusta, ma per come è stata impostata in comune e che porterà il risultato ricercato e sperato”.

Dopo la presentazione del brand si pensa già alle prossime manifestazioni, alcune delle quali ricalcheranno le precedenti, ma ci saranno anche novità tra quali eventi che durino di più, per trattenere turisti nella città delle palme per più giorni.