Dati turistici contrapposti a Sanremo: trovato errore software ma il calo di giugno è molto limitato

E’ stato trovato l’inghippo che ha creato non pochi malumori nel settore del commercio a Sanremo, in relazione ai dati del mese di giugno e del primo semestre negli arrivi turistici della città dei fiori. Si è trattato di un piccolo errore del software di una struttura di Sanremo, un albergo con una quarantina di camere, il cui software ha comunicato un maggior numero di presenze.

In pratica la Regione ha un sistema di raccolta dei dati, strutturato in questo modo: ogni struttura ricettiva, attraverso un software consegnato nel 2014, ogni giorno comunica arrivi e partenze. Un ufficio preposto raccoglie i dati e compila le statistiche che vengono pubblicate sull’Osservatorio Regionale. Ovviamente quando non c’è il 100% dei dati, questi sono da considerarsi provvisori e possono essere modificati.

Ma, dopo la pubblicazione della notizia sul nostro giornale, dell’aumento del 6,3% di presenze a Sanremo nel mese di giugno, è esplosa la polemica ed è arrivata anche la ‘piccata’ risposta di Confcommercio. Secondo l’associazione di categoria matuziana, ma anche secondo molti affiliati, la città dei fiori avrebbe addirittura fatto segnare in alcuni casi un calo di circa il 30%, rispetto al 2017.

L’Assessore Regionale al Turismo, Gianno Berrino, ha subito fatto eseguire un controllo ed è emerso che, effettivamente, Sanremo non ha fatto segnare un rialzo del 6,3% sulle presenze a giugno, ma un calo, seppur limitato, del 2,72%: “Un calo non eccessivo – ha confermato Berrino a Sanremo News – tenuto conto che ha rispecchiato il trend nazionale ed a giugno abbiamo dovuto convivere con il brutto tempo”.

Il dato errato di giugno, ovviamente, ha anche modificato quello del primo semestre che è si negativo, ma solo dello 0,2%. Abbiamo chiesto all’Assessore Berrino un commento sulle polemiche nate negli ultimi giorni: “Io non voglio polemizzare con Confcommercio – ha detto – ci mancherebbe altro, ma questi sono dati inconfutabili. Una volta corretto l’errore si tratta di numeri oggettivi e non sono discutibili perché gli alberghi non penso vogliano dichiarare più di quanto guadagnano. Se poi i turisti che sono venuti hanno speso meno nei bar, ristoranti e negozi, questo non possiamo saperlo. Da Assessore al Turismo regionale e da sanremese sono ben contento di questi dati, perché rimanere stabili dopo un buon 2017 è già positivo”.

Fermo restando la genuinità dei dati, seppur non statisticamente validi, dei commercianti matuziani, rimane da capire come ci sia una discrepanza del genere, tra arrivi dei turisti e loro reali consumi sul territorio. Tenuto conto del 2% in meno a giugno e della stabilità su base semestrale, è davvero dura scontrarsi con un meno 30% dichiarato sugli incassi. Un dato che fa pensare. Ora non rimane da augurarsi che il commercio matuziano, ma anche quello di tutta la provincia, possa lasciarsi alle spalle un giugno drammatico e che, i dati di luglio ed agosto possano essere decisamente migliori. Magari sperando in un’estate ‘lunga’ che possa garantire un ottimo settembre.