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Attualità | 12 giugno 2018, 18:39

Sanremo: riduzione degli orari per il gioco d’azzardo in città, in Prima Commissione l’analisi della relazione dell’Asl sulla dipendenza

In discussione la proposta del M5S per ridurre di tre ore l’orario. L’Amministrazione vuole una soluzione condivisa con il Comuni vicini

La riunione della Prima Commissione

La riunione della Prima Commissione

Nuovo capitolo nell’iter per arrivare a una riduzione del gioco d’azzardo sul territorio comunale. Una norma che potrebbe proteggere le fasce deboli dal gioco patologico, una patologia in costante diffusione sul territorio locale e nazionale.

La battaglia per ridurre l’orario del gioco d’azzardo (norma che escluderebbe, ovviamente, il Casinò) viene portata avanti dal MoVimento 5 Stelle sanremese che, a più riprese, ha portato la discussione all’attenzione dell’Amministrazione. Questa mattina era in programma una nuova riunione della Prima Commissione durante la quale è stato presentata e letta la relazione richiesta all’Asl proprio per analizzare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in regione e nella provincia di Imperia.

Attualmente l’orario per il gioco d’azzardo negli esercizi pubblici (video slot e video lottery) prevede 11 ore continuative. “Proponiamo di ridurre di tre ore per permettere al giocatore di non perdere il contatto con la realtà – ha dichiarato Paola Arrigoni (M5S) in Prima Commissione – la mozione è legittima perché è stato chiesto e ottenuto un parere di legittimità, funziona perché ad Albenga e a Savona c’è stato un netto calo del gioco. Noi possiamo, come Comune, salvaguardare la salute fisica e mentale di chi gioca”.

Dalla relazione dell’Asl emergono dati allarmanti. Nel 2016 in Italia sono stati giocati 95 miliardi di euro con un incremento del 7% mentre la stima dei giocatori patologici sale dallo 0,5% al 2,2%. In Liguria sono in aumento le richieste ai Sert. Si è passati dal 116 casi del 2011 ai 368 del 2016. Anche se, come specifica l’Asl, “i soggetti che si rivolgono all’Asl sono solo una minima parte dei giocatori patologici”.

In provincia di Imperia l’Asl ha incarico 49 casi con diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo. Ma sono ovviamente una minima parte dei giocatori patologici che, per natura, tendono a respingere le richieste di aiuto oltre a non riconoscere la loro stessa malattia.

Si stima che a Sanremo siano presenti 416 new slot e le giocate pro capite ammontano a 665 euro. In complesso a Sanremo si giocano 36,48 milioni di euro all’anno (Casinò escluso).

Al momento è in fase di definizione una legge regionale per la problematica del gioco d’azzardo patologico” chiosa la relazione dell’Asl. Legge che, però, si teme possa rimanere per troppo tempo chiusa in quale cassetto. E, nel frattempo, si continueranno a giocare milioni e milioni di euro.

Ci sembra inutile dettare delle nuove norme quando c’è una legge regionale in atto – ha commentato il presidente della Prima Commissione Giovanna Negro dopo aver esposto la relazione dell’Asl – la legge stabilisce che i Comuni possono ridurre fino a 6 ore il gioco. la distribuzione va definita con il supporto dell’Anci Liguria per una prospettiva più omogenea sul territorio. Se noi chiudiamo in orari diversi dai Comuni vicini i giocatori patologici si sposteranno. Senza omogeneità non possiamo risolvere il problema”.

In sintesi l’Amministrazione, sostenuta anche dall’Assessore alle Attività Produttive Barbara Biale, si è detta disponibile a una riduzione dell’orario di gioco, ma solo in accordo con i Comuni vicini e con tutti i Comuni della provincia di Imperia.

C’è solo una proposta di legge, si parla di una cosa che potrebbe essere, non è legge – ha commentato Paola Arrigoni – noi siamo qui per leggere una presa d’atto della relazione dell’Asl. Si evnice, da quanto dice il direttore del Sert, che le richieste di cura sono in aumento e i soggetti in carico in Liguria sono passati da 116 a 368”.

Alla riunione di questa mattina ha preso parte anche Eric Festa, portavoce di Matteo Mantero, il Senatore del MoVimento 5 Stelle responsabile per il gioco d’azzardo. “Abbiamo fatto un lavoro di analisi che ha portato a una proposta deliberativa nel Comune di Savona per vedere le reazioni del Tar e del Consiglio di Stato – ha dichiarato Festa – in tutta Italia ci sono decine di interventi per le riduzioni dell’orario di gioco. L’unica soluzione che hanno gli enti locali è la riduzione dell’orario. Se l’ente lo vuole fare l’unica soluzione è l’ordinanza sindacale e una espressione di indirizzo del Consiglio Comunale con un riferimento all’Asl per la dichiarazione di emergenza. Il nuovo Governo ha annunciato che vuole arrivare a un “punto zero” con le slot e le videolottery al di fuori del Casinò. Non si può fare in tre mesi. La legge regionale in vigore no prevede nulla sugli orari e non si sa quando ce ne sarà una nuova”.

Sono contrario alle slot – ha chiosato Mario Robaldo (PD) – portiamolo in Consiglio Comunale come emendamento. Abbiamo parlato con i tabaccai in una riunione di maggioranza e ci hanno detto che sono pronti a recepire il segnale”.

Al termine della riunione di Prima Commissione resta la divergenza sull’applicazione della riduzione. Pare che l’Amministrazione sia intenzionata chiedere un’azione congiunta con altri Comuni della provincia di Imperia. La palla, ora, potrebbe passare al Consiglio Comunale. In mezzo restano milioni di euro in gioco, ogni giorno, ad ogni ora, sotto gli occhi di tutti.

Pietro Zampedroni

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