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Eventi | 17 marzo 2018, 18:50

Grande festa in nome del pesto oggi a Genova. Più di 5000 firme raccolte per sostenere la candidatura all’Unesco

Presidente Toti: "Grande entusiasmo in piazza per un’iniziativa che mostra bellezza nostra terra”. All'evento anche il Gabibbo e la velina Mikaela Neaze Silva in arrivo direttamente da Striscia la Notizia

Grande festa in nome del pesto oggi a Genova. Più di 5000 firme raccolte per sostenere la candidatura all’Unesco

Sono state più di 5.000 le firme raccolte oggi a Genova per sostenere la candidatura del pesto genovese al mortaio a bene immateriale dell’Unesco. Lunghe file di cittadini nel corso della giornata si sono create sia davanti alla Sala della Trasparenza nel palazzo della Regione Liguria che a Palazzo Ducale, dove hanno firmato i registri messi a disposizione. La richiesta da presentare all’Unesco del pesto come bene dell’Umanità ha unito turisti, bambini e famiglie.

Dopo il successo della 'pestata collettiva' questa mattina nell’atrio di Palazzo Ducale che ha visto centinaia di persone cimentarsi con mortaio e pestello, e la premiazione nel Salone del Maggior Consiglio del vincitore del Campionato Mondiale del Pesto, Emiliano Pescarolo, grande festa in piazza con il gelato al basilico offerto ai cittadini alla presenza del Gabibbo e della velina Mikaela Neaze Silva in arrivo direttamente da Striscia la Notizia.

E domani si prosegue in 90 comuni della Liguria con 'pestate collettive' e assaggi di specialità liguri rigorosamente a base di pesto, durante le quali sarà possibile continuare a firmare la petizione promossa da Regione Liguria a sostegno della candidatura Unesco.

“Oggi a Genova c’è stato grande entusiasmo – ha sottolineato il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – grazie agli eventi costruiti intorno ad un’antica tradizione come quella del pesto al mortaio che ha unito moltissimi cittadini pronti a firmare la petizione che abbiamo proposto e che potrà essere firmata anche domani in molti altri Comuni liguri. Qui oggi sono state premiate le qualità della nostra regione: la bontà degli ingredienti, la nostra gastronomia, l’agricoltura ligure, la manualità mostrata dai nostri campioni e la bellezza della nostra terra che dobbiamo rivendicare con orgoglio, insieme alle nostre tradizioni e al nostro saper fare”.

C.S.

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