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Al Direttore | 11 gennaio 2017, 20:50

Sanremo: chiusura dell'asilo 'villa Peppina', intervento di una educatrice: “Decisioni prese a tavolino, con un'alzata di mano si decide il destino delle persone”

“Una buona intesa tra gli operatori va a favore dei fruitori del servizio, quindi mi chiedo se questi ipotetici assemblaggi che su carta sembrano convincenti e apparentemente meno onerosi siano poi funzionali nella realtà e soprattutto giusti per i piccoli utenti”

Sanremo: chiusura dell'asilo 'villa Peppina', intervento di una educatrice: “Decisioni prese a tavolino, con un'alzata di mano si decide il destino delle persone”

Sono una educatrice del nido 'villa Peppina', scrivo queste righe per ringraziare pubblicamente tutte le forme di solidarietà che abbiamo ricevuto dopo l' improvvisa notizia di chiusura servizio apparsa sul giornale.
Il nostro “grazie” ai genitori che frequentano e a quelli che ormai non fanno più parte del nido ma che son rimasti nel cuore, grazie agli amici, insomma a tutti coloro che con un messaggio, una telefonata o una protesta pubblicata sui quotidiani on-line ci sono stati vicini. 
Apprendere di perdere il lavoro, soprattutto nella maniera che è toccata a noi, è stato un duro colpo. Dietro un lavoro che svanisce ci sono famiglie che rischiano di trovarsi a dover affrontare momenti durissimi.

Quello che fa arrabbiare è che queste decisioni vengono prese a tavolino non per motivi lavorativi ma puramente economici e con un alzata di mano si decide la sorte di persone che su quel lavoro contavano e magari hanno azzardato spese importanti e con due righe sul giornale scoprono che la loro vita e quella dei loro familiari subirà un cambiamento.
La possibilità lavorativa futura non è garantita e sinceramente la nuova linea che il Comune sembra voler attuare è ancora tutta da scoprire. Lavorare in un nido come in ogni ambito lavorativo dove è richiesta cura della persona (asili, scuole, ospedali, case di riposo) assorbe gli operatori in maniera costante e oltre a richiedere empatia e sensibilità necessita dell'equilibrio e dell'accordo di tutto lo staff.

Una buona intesa tra gli operatori va a favore dei fruitori del servizio, quindi mi chiedo se questi ipotetici assemblaggi che su carta sembrano convincenti e apparentemente meno onerosi siano poi funzionali nella realtà e soprattutto giusti per i piccoli utenti.
Non volendo far polemiche e in attesa di scoprire le reali intenzioni del Comune rinnovo il mio grazie.

Tata Katy

Redazione

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