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Attualità | 15 giugno 2016, 18:21

Sanremo: oltre 100mila euro di investimento del 'K-Beach' per un impianto sonoro unico al Mondo, musica in pista ma rispetto dei vicini

L'impianto garantirà addirittura un'emissione di musica a volume più alto degli anni scorsi, ma solo sulla pista. Mentre all'esterno non si sentirà nulla.

Sanremo: oltre 100mila euro di investimento del 'K-Beach' per un impianto sonoro unico al Mondo, musica in pista ma rispetto dei vicini

Sarà un’estate sicuramente dai toni più distesi, quella che attende da un parte i titolari della discoteca all’aperto ‘K-Beach’ di corso Marconi a Sanremo e, dall’altra, i residenti della zona che, negli anni scorsi si erano lamentati del rumore notturno, provocato dagli impianti sonori del locale.

Come anticipato nei mesi scorsi dal nostro giornale, il Sindaco Alberto Biancheri aveva incontrato i titolari del ‘K-Beach’, i quali avevano confermato la volontà di realizzare, entro l’estate, una serie di interventi per far fronte alla problematica dell’inquinamento acustico, che la scorsa stagione estiva aveva causato molte proteste tra alcuni residenti e turisti. In particolare, il ‘K’ si era impegnato, già al termine della passata estate, per realizzare un impianto a basso impatto, che riesce a trattenere la musica ed a concentrarla solo nella zona dove serve, evitando inutili dispersioni e consentendo un abbattimento dei decibel all’esterno. Una pratica già adottata con successo in altre parti d’Italia, specie sulla riviera romagnola, zona ad alta concentrazione di discoteche all’aperto.

Ma, questa volta, la nostra riviera è all’avanguardia, perché l’impianto che viene montato in queste ore dal ‘K-Beach’ si può considerare unico al mondo, visto che i diffusori sono stati creati appositamente per la discoteca sanremese a bordo mare, con un team di ingegneri e tecnici del suono tra i migliori al Mondo, tenuto conto che lavorano per alcune compagnie che costruiscono le navi da crociera e che hanno bisogno di luoghi ‘rumorosi’ dal punto di vista musicale, ma che non devono andare in conflitto tra loro. Sono stati montati 68 diffusori sulla pista ed altri 80 nel resto del locale, con un sistema ‘a pioggia’ con un progetto appositamente preparato da uno studio di Milano. Sono stati installati circa 15 microfoni nella zona alle spalle del locale per registrare il livello del rumore. Tutti i dati sono stati inseriti in un software di simulazione, che ha evidenziato i valori, andando a creare il primo impianto a ‘Pixel sound’, unico al Mondo. I diffusori sono comandati da un software che può anche gestire la distribuzione dell’audio a seconda delle condizioni del vento, dell’umidità e della temperatura.

 

“Una grande soddisfazione – ci hanno detto i titolari del locale – anche in funzione dei rapporti di buon vicinato che vogliamo mantenere con i residenti della zona. Vogliamo offrire un locale che possa regalare musica e divertimento ai giovani, ma non vogliamo disturbare il sonno di chi, invece, vuole riposare”. L’investimento è stato particolarmente oneroso, oltre 100mila euro, ma garantirà la ‘pace’ tra chi la notte ama divertirsi e chi, invece, preferisce riposare.

Nei mesi scorsi il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, aveva incontrato i gestori della discoteca, per trovare un punto d’intesa tra mondi apparentemente inconciliabili: “Siamo ormai riconosciuti a livello internazionale come ‘Città della Musica’ - aveva detto il primo cittadino - e siamo assolutamente favorevoli all’esistenza e alla proliferazione di locali musicali, anche all’aperto, che oltre ad essere un’eccellenza turistica per Sanremo svolgono anche un’importante funzione sociale, permettendo ai tantissimi giovani di tutto il comprensorio di rimanere sul territorio, senza essere costretti a lunghe, e a volte pericolose, trasferte in auto in altre località. Tutto ciò deve però avvenire con buon senso e rispetto di tutti. Non sono rimasto insensibile agli appelli di tante persone costrette a poche ore di sonno dopo lunghe giornate di lavoro, o peggio ancora, private della propria legittima quiete pur ritrovandosi in difficili condizioni di salute. Una soluzione di compromesso è possibile e l’abbiamo trovata: mi auguro che venga presto adottata”. 

Carlo Alessi

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