Ogni promessa è debito e perciò l’artista Elio Lentini di Dolceacqua è tornato ieri pomeriggio a far visita per la seconda volta agli studenti dell’Accademia di Belle Arti. E’ stato un incontro interessante perché il Maestro, dopo alcune dimostrazioni di incisioni con il laser su lastre di acciaio, ha insegnato ai giovani le tecniche applicative sia di incisione che di riproduzione dei monotipi di disegni (molto vicini alle litografie), invitando gli studenti stessi a sperimentare le operazioni assaporando il piacere del “fare con le proprie mani” e nello stesso tempo constatando le difficoltà che le attività artistico-artigianali presentano.
Il Maestro Lentini ha assistito alle prove dispensando suggerimenti e indicazioni, ma anche complimentandosi con gli studenti per l’entusiasmo con cui uno dopo l’altro si sono cimentati nella prova e per l’attenzione curiosa che hanno manifestato durante la presentazione del le sue dimostrazioni animate dall’uso sapiente del laser che ha tracciato figure di grande impatto artistico e di accattivante attrazione quando sono state arricchite da una vasta gamma di tinte che hanno riprodotto sulla carta magiche produzioni dai contorni e dai colori simili, diversi nello stesso tempo, ognuno con la sua particolarità che riflette in qualche modo la personalità di l’ha colorata, della pressione e tensione con cui ha disteso il colore.
L’attenzione e la curiosità degli studenti hanno incoraggiato l’artista a proporre loro un terzo incontro incentrato non più sulla produzione artistica e le sue tecniche, ma sulla discussione e valutazione di alcuni suoi pensieri scritti sull’arte, sulla realtà e sulla vita, su sentimenti e stati d’animo, giudizi ed emozioni, certezze e interrogativi, sicurezze e paure che ha registrato 'a caldo' su foglietti di dannunziana memoria, nei più diversi momenti della vita .
“Mi piacerebbe – ha detto Lentini – confrontarmi con i giovani, sentire il loro parere sulle mie riflessioni,verificare alcuni punti di vista alla luce della loro freschezza e del loro vigore. Mi piacciono questi ragazzi – ha continuato il Maestro – perché hanno un modo maturo e rassicurante di esprimere la loro giovinezza, sanno essere interessati, apprezzare e criticare con la sicurezza delle persone mature e con l’energia dei ventenni”.
Al termine dell’incontro il Direttore dell’Accademia, prof. Megassini, ha consegnato all’artista un manufatto di ceramica a ringraziamento e ricordo della giornata.
