Ingegnere taggiasco che lavora negli States: la risposta di Roberto Barbaruolo ad Anna Cristina

Un nostro lettore, Roberto Barbaruolo, ci ha scritto per intervenire nella discussione sull'ingegnere taggiasco che lavora negli States:

"Che un giovane ingegnere elettronico taggiasco trovi lavoro in California, nella Silicon Valley, è una bella cosa ma forse non è nemmeno una notizia, perché penso che quella sia la meta di tutti gli ingegneri elettronici europei, come infatti lo stesso 'emigrato' conferma. Tutto bene quindi, l’Europa è ancora in crisi e l’Italia in particolare, mentre gli USA grazie alla loro dinamicità la stanno superando. Quello che stona nella lettera entusiastica della lettrice Anna-Cristina Meinardi per questa intervista all’ Ing. Viviani, è che lei ritiene: 'esempio memorabile di modernità è il sottolineare che il suo lavoro ha consentito alla moglie di lasciare il suo, non come accadrebbe qui in Europa, dove vergognosamente le donne sono costrette a lavorare, indice di un assurdo degrado della civiltà, a cui il sogno americano mette giustamente fine'. Io sono filoamericano da sempre, l’America dei Kennedy, di Martin Luther King ed ora di Obama per intenderci e non quella dei guerrafondai, del razzismo e della pena di morte. Tuttavia ritengo che troverete pochi americani votino essi democratico o repubblicano, che ritengano il lavoro femminile vergognoso ed indice di un assurdo degrado di civiltà, anzi l’emancipazione della donna passa proprio per il lavoro femminile anche ai più alti livelli. Proprio la mancanza di discriminazione verso le donne permette all’economia degli USA di essere così dinamica e produttiva. E’ in Italia che invece la donna è fortemente discriminata e se trova lavoro è spesso ai più bassi livelli. Perché il lavoro non è solo guadagnare uno stipendio ma è realizzazione di sé ed indipendenza. Spiace che questo travisamento dei fatti provenga da una lettrice. Ma le parole che ha scritto sono proprio immotivate".