In data odierna il sindaco di Imperia Paolo Strescino ha incontrato, presente il dirigente del Settore Legale del Comune, Sergio Roggero, il prof. Lorenzo Cuocolo che difende gli interessi del Comune nel ricorso proposto dalla 'Porto di Imperia SpA' relativo alle concessioni della cantieristica all'interno del porto.
A tal proposito il Sindaco Paolo Strescino sottolinea quanto segue:
- La questione pendente davanti al TAR Liguria non riguarda la procedura di affidamento della concessione alla Porto di Imperia, che si è conclusa ormai da anni. Per chiarezza, comunque, si precisa che tale concessione è stata data dal Comune nel pieno rispetto della normativa allora in vigore, cioè del cosiddetto “decreto Burlando” che prevedeva forme di evidenza pubblica inferiori rispetto a quelle previste dalle norme oggi in vigore. Non vi è, pertanto, alcun cambio di rotta dell'Amministrazione: all'epoca è stato fatto tutto quanto richiesto dalla legge, compreso un lungo procedimento in Conferenza dei Servizi, cui hanno partecipato tutti i soggetti competenti (Regione Liguria, Capitaneria di Porto, Amministrazioni statali) approvando l'iter procedimentale doverosamente seguito dal Comune.
- Oggi, tuttavia, la normativa europea e quella nazionale richiedono forme maggiori di evidenza pubblica. L'Amministrazione intende osservare con il massimo scrupolo quanto prescritto dalle leggi a tutela della trasparenza e del confronto concorrenziale nell'assegnazione delle concessioni. Pertanto ritiene che le attività essenziali per la gestione del porto (come la cantieristica e l'alaggio) debbano essere affidate dopo un confronto concorrenziale fra tutti i soggetti aspiranti.
- La conclusione cui perviene la minoranza è frutto di una artificiosa e quindi scorretta lettura delle difese comunali, in quanto viene estrapolata un'affermazione dal suo contesto per formulare considerazioni strumentali, estranee a quanto scritto. Si precisa altresì che è stata pretestuosamente utilizzata a tal fine la memoria predisposta per difendere l'operato dell'Amministrazione. Si tratta, dunque, di un articolato scritto difensivo redatto dall'avvocato per difendere il Comune dai rilievi proposti dalla ricorrente e non di un parere 'pro veritate' reso da un consulente terzo.














