Attrice di teatro e cinema, scrittrice e conduttrice televisiva. Chiara Francini affascina il numeroso pubblico presente nei giardini del Palazzo del Parco a Bordighera in occasione della presentazione del suo ultimo libro: “Le querce non fanno limoni”. L'incontro, a ingresso gratuito, organizzato da Espansione Eventi di Paola Savella e Mondadori Bookstore di Bordighera con la collaborazione e il patrocinio del comune di Bordighera rientrava nel progetto “Aspettando il Bordighera Book Festival”.
L'ultimo romanzo di Chiara Francini è storico, intimo e corale. "Il titolo del libro l'ho scelto perché è stata d'ispirazione mia madre. E' una frase che mi ha detto mia madre ma è anche un detto che credo ci sia in tutte le regioni in maniera diversa" - fa sapere Chiara Francini intervistata dalla conduttrice Loredana De Flaviis, attrice del Teatro dell’Albero - "E' una frase molto dolce ma che può essere molto spietata perché può voler dire che non ci discosta molto da ciò da cui si proviene ma può anche voler dire che non tutti nascono dove possono fiorire. Se nasci quercia in un giardino di limoni probabilmente verrai giudicata storta e probabilmente potrai essere tagliata, quindi, se vuoi restare devi resistere. Credo che, alla fine, questo romanzo lo dimostri: in realtà non sono molto importanti le etichette, pensare di essere un ciliegio o di essere una rosa. Io penso che alla fine siamo tutti degli innesti un po'radici. L'importante, secondo me, non è tanto pensare di essere accolti in un giardino ma è fiorire, qualsiasi albero si sia".
"Il romanzo attraversa cinquant’anni di storia italiana, tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo" - svela la scrittrice - "Una storia di resistenza, di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici ma anche la forza di stare in piedi. La protagonista è Delia, ex partigiana, donna indimenticabile che affronta la guerra, l’amore e la perdita costruendo, pietra su pietra, voce dopo voce, un luogo reale e simbolico: il Cantuccio, rifugio concreto e ideale, spazio di condivisione, speranza e memoria. Attorno a lei e dopo di lei si muovono Irma, Mauro, Angela, Carlo, Sandro, Lettèria, Gigione, Girolama e molti altri, personaggi vividi che si intrecciano in una narrazione tessuta come un arazzo di voci, dialetti, cicatrici e sogni".
"E' ambientato tra Firenze e Campi Bisenzio. Ogni pagina è intrisa di una lingua viva che alterna lirismo e parlato popolare, una lingua che canta, piange, resiste. E' importante comprendere il passato perché ci aiuta a comprendere meglio il presente per far sì che il futuro sia migliore" - dice Francini che ha poi letto alcuni pezzi tratti dal libro - "È un romanzo sull’eredità politica, affettiva e ideologica; sul modo in cui la memoria passa, si nasconde, si rivela e sul coraggio di non farsi travolgere dal passato ma di comprenderlo per poter andare avanti. E' un romanzo storico ma anche dell’esistenza, che si interroga su cosa voglia dire resistere: all’ingiustizia, al disincanto, al dolore e al tempo e lo fa con una scrittura insieme colta e piena di umanità, che accoglie ogni personaggio come fosse una storia vera, da proteggere perché una vita felice significa aver combattuto".
Chiara Francini è una delle figure più amate e versatili della scena artistica italiana contemporanea. Nata a Firenze il 20 dicembre 1979 e cresciuta a Campi Bisenzio, si è laureata in Lettere all’Università degli Studi di Firenze con il massimo dei voti, distinguendosi per una tesi in ermeneutica retorica. Dopo il percorso accademico, si forma come attrice al Teatro della Limonaia sotto la direzione di Barbara Nativi, avviando una carriera teatrale che la porterà ben presto sui palcoscenici italiani e sullo schermo. In televisione debutta con programmi cult di Marco Giusti come BlaBlaBla e Stracult, per poi conquistare il grande pubblico in fiction di successo tra cui Tutti pazzi per amore, Le ragazze di San Frediano, Le segretarie del sesto. Conduce programmi su reti nazionali e tematiche, tra cui Colorado, Domenica In (accanto a Pippo Baudo) e format d’approfondimento su LaEFFE (Love Me Gender, Love Me Stranger). Nel 2021 è giudice nella prima edizione di Drag Race Italia e nel 2023 co-conduce il Festival di Sanremo, dove si esibisce in un monologo acclamato dedicato all’identità e al desiderio femminile. Nel 2024 è protagonista del varietà “Forte e Chiara” su Rai 1, tratto dal suo omonimo libro. Nel cinema lavora con registi del calibro di Leonardo Pieraccioni (Una moglie bellissima, Pare parecchio Parigi), Fausto Brizzi (Maschi contro femmine, Femmine contro maschi), Paolo Genovese (La peggior settimana della mia vita), Spike Lee (Miracolo a Sant’Anna) e Pietro Marcello (Martin Eden). Il suo talento comico e drammatico si alterna con naturalezza tra ruoli leggeri e intensi. Il teatro rimane per Francini uno spazio privilegiato di espressione: è protagonista di spettacoli di grande successo come Ti ho sposato per allegria, Due, Coppia aperta quasi spalancata e del recente Forte e Chiara, monologo autobiografico tra stand-up comedy e racconto teatrale. Autrice raffinata e brillante, esordisce in libreria con il bestseller "Non parlare con la bocca piena" (2017), cui seguono “Mia madre non lo deve sapere", "Un anno felice", "Il cielo stellato fa le fusa" e "Forte e Chiara", memoir profondo e ironico, pubblicati da Rizzoli. Dal 2021 firma la rubrica “Forte e Chiara” sul settimanale Specchio de La Stampa, offrendo una voce unica nel panorama del giornalismo culturale. Ambasciatrice di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla è attiva nel sociale ed è anche volto di Medicinema Italia, contribuendo a progetti che portano il cinema negli ospedali. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio “Guglielmo Biraghi” come attrice rivelazione al Festival di Venezia. Amante dei gatti, della lettura e della scrittura, Chiara Francini incarna con ironia, passione e rigore la figura di un’artista a tutto tondo, capace di emozionare e far riflettere su ogni palcoscenico.
Alla fine dell'incontro Chiara Francini si è resa disponibile a firmare le copie dei suoi libri e fare foto insieme ai presenti. Il sindaco Vittorio Ingenito e l'assessore Melina Rodà hanno, inoltre, donato alla scrittrice una specialità tipica della città delle palme: i Biscuteli di Bordighera. "E' davvero un piacere e un onore avere qua Chiara Francini" - afferma il sindaco Vittorio Ingenito - "Siamo in un'anteprima del Bordighera Book Festival ed è un evento che rientra tra i più importanti della nostra stagione estiva. E' un evento dedicato alla cultura. Sicuramente c'è un'organizzazione, una passione e una grande attenzione ai libri e alla cultura. Bordighera ha un suo piano strategico del turismo e all'interno di questo un settore proprio dedicato alla cultura. Abbiamo lavorato in tante direzioni e a breve avremo l'apertura di villa Regina Margherita, che è uno dei posti più incantevoli".




















































