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Politica | 14 gennaio 2023, 17:04

Camporosso: la verità di Maurizio Morabito dopo la 'sfiducia' del sindaco, "È solo una questione politica, vi spiego perchè"

E in chiave elezioni 2024, Morabito chiude dicendo: "...a questo punto, mi viene tanta voglia di candidarmi sindaco"

Da sinistra, Domenica Arsì, Maurizio Morabito ed Enzo Freno.

"E' solo una questione politica", è questa la versione di Maurizio Morabito, dopo la sfiducia ricevuta dal sindaco di Camporosso Davide Gibelli che l'ha privato della carica di vicesindaco e delle deleghe. A distanza di alcuni giorni, il diretto interessato ha voluto replicare al primo cittadino che aveva motivato la sua decisione parlando di "...  una sistematica e prolungata azione di contrasto all’Amministrazione in carica".

Morabito non ci sta e su questa e le altre accuse mosse ha detto la sua con l'appoggio di Domenica Arsì ed Enzo Freno, due consiglieri comunali. "Innanzitutto ci tengo a ringraziare le tante persone che mi hanno sostenuto con messaggi e telefonate. Un segno di stima importante che ho ritrovato anche nelle pubbliche prese di posizione dell'assessore regionale, Marco Scajola e del presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti". 


Eravamo una lista civica ma poi è entrata la politica

Ripensando al passato, Morabito ha dato la sua versione su come si sia arrivati al punto di rottura. A detta dell'ex vicesindaco lo zampino ce l'ha messo il Partito Democratico. "Abbiamo iniziato 14 anni fa con una lista civica dove non doveva entrare nessun partito. Siamo andati bene fino a un punto dove abbiamo ricevuto dei segnali che stava entrando la politica e non doveva entrare. - rimarca Morabito - A quel punto mi sono sentito in dovere di andare dal Sindaco e fargli una domanda ben precisa: 'dopo 9 anni, in un percorso iniziato da lontano, vorrei avere un po' più di visibilità, perchè eravamo d'accordo a costruire un percorso di persone che volevano fare qualcosa per il futuro di Camporosso. L'ho dimostrato in questi 9 anni da vicesindaco quanto sono importanti per me i cittadini'. Lui mi ha risposto con queste parole 'Il mio gruppo PD non è d'accordo che tu possa essere il nuovo candidato sindaco'. Sono rimasto deluso da queste parole. Lui (Gibelli ndr) è un mio amico. Si è rotto qualcosa, non il legame politico. ho lavorato in amministrazione fino all'ultimo giorno, sono stato partecipe con lui, per portare avanti quelle cose che sono importanti per la cittadinanza". 

La candidatura alle regionali di Morabito

Morabito è stato candidato consigliere per le elezioni regionali nel 2020, con Cambiamo, ottenendo 2043 voti, dietro Chiara Cerri che è entrata in consiglio regionale. Una vicinanza quella di Morabito con il centrodestra che ha avuto un'influenza positiva sullo sviluppo di Camporosso. "Quando hai in giunta un vicesindaco di centrodestra con vicinanze a Regione Liguria, siamo riusciti a portare a casa grandi risultati, ad esempio, nell'edilizia scolastica, mi riferisco alla nuova scuola dell'infanzia. Abbiamo finito la pista ciclabile verso Dolceacqua. Abbiamo fatto una pista ciclabile e una passeggiata da 5milioni di euro che sapevamo bene che quelli del PD se vincevano l'avrebbero messa nel cassetto. Ero un vicesindaco candidato alle regionali perchè glielo aveva chiesto il Presidente (Toti) e mi sono ritrovato il sindaco, tutta la giunta e una parte dei consiglieri che mi hanno fatto campagna contro. - accusa - A questo punto ho iniziato a capire che il PD era nella nostra lista a Camporosso e da quel giorno ho detto che per me il sindaco Gibelli è un sindaco del PD. Ecco perchè questa è diventata una questione politica". 

Braie e Campo Sportivo, ho votato contro per logica

Nel corso dell'incontro con i media Morabito ha replicato anche sulle questioni territoriali che secondo il sindaco Gibelli, sono state alla base della decisione di silurare il vicesindaco. "Sono state dette delle bugie nella conferenza stampa dell'altro giorno. Partiamo dagli asfalti delle Braie. Ho seguito fino a un certo punto, mi occupavo anche del verde pubblico sebbene le mie deleghe fossero patrimonio, edilizia privata e commercio. L'ho fatto per collaborazione e mi ha tolto il verde pubblico. Era un segnale. - sostiene Morabito - I lavori pubblici non erano di mia competenza e mi sono ritrovato a gestirli per dare una mano, perchè quando si è in squadra si lavora da squadra". 

"In giunta ho espresso voto contrario all'asfalto di via Braie perchè non ero d'accordo al pezzo che avremmo asfaltato. Come assessore al commercio per me era importante non partire da via 2 giugno e arrivare allo Zaccari. Era più importante partire dal Ponte dell'Amicizia e arrivare alla Chiesa delle Braie, perchè c'è la concentrazione dei supermercati, ci sono gli artigiani, insomma i nostri posti di lavoro. Tutelare i posti di lavoro è fondamentale".

"Ho votato contro ai 5mila euro di manutenzione ordinaria dell'intaso del campo sportivo. Da parecchi mesi ricevevamo mail ogni giorno della scuola primaria di Camporosso Mare che aveva bisogno di un giardino sistemato perchè ogni volta che c'era pioggia o vento i bambini giocavano in condizioni disastrose. La scuola è la priorità, lì ci sono i nostri figli. Quei 5mila euro dovevamo dedicarli alla scuola e non darli a una società sportiva che negli ultimi anni ha ricevuto 600mila euro di investimenti. Non era il momento giusto".

Presenza sul territorio

"Per quanto riguarda l'accusa di non essere presente mi viene solo da ridere. La mia presenza sul territorio la testimoniano i cittadini. Il mio cellulare è attivo 24ore su 24, con 2800 contatti solo di cittadini di Camporosso. Ognuno di loro sa benissimo che quando mi hanno cercato ho sempre risposto. - prosegue Morabito - Fare l'amministratore è anche questo, mettere il cittadino in condizione di serenità. Quando c'è la serenità con l'amministratore si va avanti meglio". 

"Ho fatto anche un lavoro parallelo con il FAI (L'associazione dei Frontalieri Autonomi Intemeli ndr). Abbiamo portato la tassazione dal 23 al 5%. Ho lavorato vicino a tutti, in particolare con il segretario Parodi. Fare bene l'amministratore per me è anche pensare che da domani, i cittadini che pagavano 6mila euro ne pagheranno 1000. Avranno 5mila euro in più come risorsa che per le famiglie vuol dire avere soldi per aiutare i propri figli". 

Fuori o dentro la maggioranza?

La domanda a questo punto è d'obbligo, che cosa farà adesso Maurizio Morabito, insieme ai consiglieri Arsì e Freno? La loro intenzione è di rimanere in maggioranza e chiudere il mandato come segno di rispetto verso i cittadini che li hanno votati. 

"Noi l'abbiamo appreso dai giornali - dice Arsì - Per il secondo mandato, in merito alla mia candidatura avevo un accordo con il sindaco. L'assessorato sarebbe andato a Fulvia Raimondo ma avendo preso più preferenze, avrei dovuto prendere l'assessorato dopo due anni e mezzo. Ad oggi questo non è avvenuto. Ed è una questione politica perchè io sostengo il centrodestra". 

"Sono rimasto deluso da questo mandato. - commenta Freno - Speravo di migliorare e crescere in questa amministrazione. In questi ultimi mesi c'è stato un distacco, di informazioni e nel lavorare insieme. Questo mi ha dato da pensare. Un consigliere comunale alla prima esperienza deve  essere affiancato da persone competenti per poi in futuro poter amministrare nel migliore dei modi. Io ringrazio Maurizio, se ho imparato qualcosa è grazie a lui". 

"In questo anno continuerò a lavorare per i cittadini. - assicura Morabito - Sono e rimango un consigliere comunale. Il mio numero è sempre lo stesso e risponderò sempre. Il sindaco deve ricordarsi che noi tre insieme facciamo 1300 preferenze, dall'altra parte arrivano a 1074 preferenze. Io sto dalla parte del cittadino. Lui (Gibelli ndr) sta amministrando la minoranza del PD. Nelle allerte stivali giacca e sempre vicini alla protezione civile, per tutelare i cittadini. Io ho Camporosso nel cuore". 

Elezioni 2024, Morabito si vuole candidare 

In consiglio comunale i diretti interessati, assicurano che voteranno secondo coscienza e se riterranno voteranno anche con la maggioranza. Intanto uno sguardo va anche al 2024 quando il Comune andrà ad elezioni. "C'è ancora tempo e tutto può succedere. Vedrò anche la risposta dei cittadini che se rimarrà come quella ricevuta dopo la conferenza del sindaco, mi fa ben sperare e quindi a questo punto, mi viene tanta voglia di candidarmi sindaco" - conclude Morabito. 

Stefano Michero

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