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Politica | 24 maggio 2021, 18:43

Sanremo: dall’emergenza covid all’ospedale unico, presente e futuro della sanità locale in un focus con Asl, politica e sindacati (Video)

L’appuntamento nel pomeriggio di oggi alla Federazione Operaia di Sanremo

Le immagini dalla Federazione Operaia Sanremese

Le immagini dalla Federazione Operaia Sanremese

Azienda sanitaria, politica e sindacati si sono confrontati questo pomeriggio alla Federazione Operaia di Sanremo per fare il punto sulla sanità in provincia. Emergenza covid, destino dell’ospedale di Sanremo e ospedale unico sono stati i temi centrali dell’incontro che ha visto la partecipazione del direttore generale Asl1, Silvio Falco, del sindaco di Taggia, Mario Conio, del vice sindaco di Sanremo, Costanza Pireri e dei rappresentanti sindacali. A fare gli onori di casa Giovanna Baldassarre, portavoce della Federazione Operaia Sanremese. 

Quando l’ospedale di Sanremo tornerà alla normalità? Come sta procedendo il progetto ospedale unico? C’è davvero un’emergenza personale in Asl1? Sono solo alcune delle domande alle quali l’azienda locale deve rispondere in vista della ripartenza post covid.

L’emergenza dovrebbe auspicabilmente terminare il 31 luglio, poi sarà il momento di tornare alla normalità e di dare il giusto sviluppo alla realtà sanitaria della provincia di Imperia.

Le interviste

Il problema della sanità è sempre stato critico e la pandemia Covid lo ha evidenziato a livello nazionale e anche a Sanremo, dove l’ospedale civile è stato trasformato in ‘Covid Hospital’ con la cancellazione degli altri reparti - ha commentato Giovanna Baldassarre ai nostri microfoni - parliamo di sanità non per puntare il dito sulle storiche carenze quanto per fare delle proposte e, per questo, abbiamo invitato il Direttore Generale dell’Asl 1 e i sindaci. Pensiamo che, dal coordinamento e dalla sinergia di queste figure istituzionali, possa venir fuori qualche idea per superare l’empasse tra cui la carenza di medici. Sono pochi quelli della zona che decidono di rimanere a lavorare e sono ancora meno quelli che vengono da altre regioni, per tutta una serie di difficoltà tra cui la viabilità”.
Centrale il tema dell’ospedale unico: “Sicuramente si, sollecitando le azioni burocratiche, per arrivare alla concretizzazione di un progetto molto datato, visto che la prima volta in cui se ne è parlato era il 2007. Certo che la soluzione dei problemi viari risolverebbero i molti dubbi e la diffidenza della popolazione, per un ospedale ubicato al centro della provincia”.

Anche il Direttore Generale dell’Asl1, Silvio Falco, all’incontro di oggi e una delle prime questioni riguarda sicuramente la data in cui l’ospedale di Sanremo non sarà più solo covid: “È l’impegno delle prossime settimane e mesi, per rimettere in funzione tutte le specializzazioni contratte o spostate. Il fatto di riuscire a riportarle a Sanremo, ci permette come sanità provinciale di offrire maggiore risposta e più prestazioni ai pazienti. Inizieremo con il ‘Day surgery’ il 6 o 7 giugno, cercando di dare sostanza alle liste d’attesa per quei piccoli interventi da fare in giornata o con un breve ricovero. Non sono patologie importanti ma, chi ne soffre, vuole giustamente risposte. Abbiamo già aperto un reparto di medicina e ma mano riposizioneremo le varie specializzazioni. Il tutto compatibilmente con le risorse professionali, che non sono state aiutate dal Covid”. Nel corso dell’ultima Commissione sanità del Comune di Sanremo è infatti emerso il problema personale: “Si lo soffriamo in questa provincia in modo importante e che non pensavo fosse così difficile trovare professionisti che vengano nell’imperiese. Dobbiamo fare qualche sforzo in più per mantenere anche le professionalità”.
Dell’ospedale ‘unico’ possiamo parlare già di progetto o no? “Non ancora perché siamo fermio allo studio di fattibilità di alcuni anni fa - spiega Falco - stiamo lavorando a braccetto con il Comune di Taggia, per una sfida importante per la sanità provinciale. E’ una grande opera, un impegno fondamentale per la soluzione a una serie di problemi. Nel ‘Recovery fund’ si fa il ragionamento sull’ospedale di comunità ma, la persona che subisce un intervento importante, deve poi avere risposte vicino a casa. Ed è questo lo sforzo che va fatto per ripensare la nostra sanità”.

Quanto è importante anche per Taggia che l’ospedale di Sanremo torni ‘normale’: “Lo è sicuramente ma dobbiamo riconoscere il grande sforzo di Asl 1 in un momento drammatico - ha dichiarato il sindaco di Taggia, Mario Conio - oggi pomeriggio ho fatto visita al ‘drive through’ della mia città, che era colmo di auto e tante persone in fila per fare il vaccino. Una scommessa per ora vinta, ma che deve essere portata a termine per il ritorno alla normalità. Anche il plesso sanremese dovrà tornare al suo utilizzo classico, con le altre malattie che devono essere prese in considerazione con il massimo zelo”.
Come Taggia ha gestito una situazione comunque non facile per il punto vaccinale alla stazione? “È stata una scelta di grande responsabilità, pienamente condivisa con Asl - commenta Conio - una scommessa vinta perché il centro è diventato un hub fondamentale e che sta funzionando a pieno regime che porterà a risultati importanti. Se si esce dal Covid lo si deve a questa grande accelerazione sulla vaccinazione ed è un piacere averne fatto parte”.
Centrale anche il tema dell’ospedale ‘unico’: “È una grande responsabilità ma ci siamo messi sempre a disposizione cercando di condividere tutte le impostazioni che i professionisti del settore stavano dando. Una collocazione migliore a Nord della stazione mentre oggi la responsabilità di condividere con Asl 1 e Regione Liguria, il fardello di portare avanti una procedura complessa e ardua. Noi facciamo volentieri la nostra parte, ma serve un lavoro collegiale tutti nella stessa direzione, con una massima condivisione”.
Come ha reagito il sindaco Conio alle dichiarazioni dei consiglieri comunali di Sanremo, Nocita e Artioli, che hanno puntato l’indice contro Taggia? “Forse l’hanno fatta troppo semplice perché, se per Artioli c’è la giustificazione di essere in opposizione, ho trovato singolare la posizione di Nocita che, come maggioranza doveva condividere appieno un percorso fatto con l’Amministrazione - ha risposto Conio - solo pochi giorni prima c’era stato un incontro tra i comuni, nel quale si erano dette le cose che si aspettava. Secondo me c’è stato solo un difetto di comunicazione e sono convinto che il fronte dei sindaci è compatto. E solo così si può arrivare a una infrastruttura così complessa, ma così importante”.

Durante l’incontro è arrivata anche la richiesta al Comune di Sanremo di trovare spazi abitativi per incentivare la presenza di nuovi medici in zona. “Rispondiamo quanto più volte affermato dal sindaco Biancheri - risponde Costanza Pireri, vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali - ovvero che per incentivare i medici a venire a Sanremo si deve offrire loro delle ‘foresterie’. Già abbiamo fatto qualche piccolissima cosa nelle frazioni, in modo che non rimangano senza ma ci adopereremo in questo senso”.
È fondamentale per riacquistare l’offerta sul territorio - aggiunge Costanza Pireri in merito al ritorno alla normalità dell’ospedale di Sanremo - pensando a tutte le patologie che devono spostarsi sul territorio arrivando fino a Genova. Mi auguro che, al più presto vengano riposizionati i reparti”.
Ospedale ‘unico’, un progetto ambizioso ma ancora solo il futuro. “Già nel 2014 abbiamo iniziato ad approcciarci all’argomento e, fortemente, a metà della scorsa amministrazione ricordo una conferenza plenaria dei sindaci si sono dichiarati favorevoli. Da lì è iniziato il cammino che con maggiore volontà vuole raggiungere il risultato” conclude il vice sindaco Pireri.

Pietro Zampedroni - Carlo Alessi

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