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Attualità | 07 maggio 2021, 10:11

Sanremo: privatizzazione 'Casa Serena' e situazione Rsa, il Presidente della 'Borea Massa' risponde alla Fos

Giuseppe Di Vincenzo risponde al gruppo di cultura politica della Federazione Operaia che, questa mattina, è intervenuto con una proposta all'Amministrazione comunale in relazione alla Rsa di Poggio

Sanremo: privatizzazione 'Casa Serena' e situazione Rsa, il Presidente della 'Borea Massa' risponde alla Fos

“La casa di riposo ‘Borea-Massa’ è gestita e finanziata unicamente dalla ‘Fondazione di diritto privato Borea e Massa’. Il Consiglio di Amministrazione viene nominato dal Sindaco di Sanremo e rimane in carica cinque anni ma, contrariamente a quanto si possa pensare, non è una partecipata del Comune il quale non eroga alcun finanziamento alla Fondazione".

Interviene in questo modo il Presidente della Fondazione Borea-Massa, Giuseppe Di Vincenzo, che ci ha scritto per fare una serie di precisazioni in merito alla proposta fatta al Comune di Sanremo dal gruppo della Federazione Operaia su 'Casa Serena' (QUI).

"Le nostre uniche risorse - prosegue Di Vincenzo - derivano dalle rette percepite dai nostri cari ospiti privati o convenzionati, dall'affitto all'Asl di una parte della struttura dedicato all'Hospice, di una parte dedicata all'Anffas e dall'asilo inter-aziendale posto al piano terra dello stabile. Alche la Regione Liguria, che esercita il controllo sulle Fondazioni, non eroga alcun contributo ed anche qualora vi fossero in futuro dei fondi destinati alla sanità verrebbero sicuramente e giustamente investiti nella sanità pubblica. Gestire una casa di riposo, anche per un Comune come Sanremo, non è una cosa semplice poiché le risorse sono poche e i costi di gestione sono elevatissimi, basti pensare che prima della pandemia un pacco di guanti in nitrile costava 5 euro attualmente se si trovano a 14/15 euro è un miracolo idem per mascherine e per altri DPI da fornire al personale".

"Il Consiglio di Amministrazione - termina il Presidente della Fondazione - dal suo primo insediamento (giugno 2018), ha rinunciato ad ogni compenso previsto dallo statuto destinando tale somma al benessere degli ospiti. Questo è un momento difficile per tutte le Case di Riposo, per via della pandemia in atto, poiché i familiari di persone anziane hanno timore di collocarli presso le RSA  per paura di non poterli vedere oppure per il timore che si possano infettare. Attualmente gli ospiti ed il personale sono stati vaccinati, abbiamo un Direttore Sanitario che giornalmente visita gli ospiti, il personale impiegato, altamente specializzato, li accudisce e li assiste in modo impeccabile e pertanto vorrei rassicurare le persone indecise che le Case di Riposo sono un luogo sicuro e più idoneo per collocare i loro cari”.

Carlo Alessi

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