Che il Festival di Sanremo non sarà quello degli anni scorsi è palese non lo sarà soprattutto per bar e ristoranti, ma per l’intera economia della città dei fiori che basa buona parte dei suoi bilanci annuali sulla settimana della kermesse canora e per i giorni precedenti.
Se bar e ristoranti dovranno fare i conti con le chiusure dettate dalle normative anti Covid (anche se si spera che si possa essere a livello ‘giallo’ per la prossima settimana) qualsiasi tipo di esercizio commerciale risente positivamente del Festival della Canzone, in una settimana che, normalmente, è da sempre corredata da una vera e propria ‘invasione’ di turisti, da albergo o seconda casa, che si muove e consuma in città.
Quest’anno non sarà sicuramente così ma, purtroppo, arrivano dati negativi anche dagli alberghi, unico settore che ci si augurava potesse risentire un po’ meno dall’effetto Coronavirus sulla kermesse canora. I dati, purtroppo, sono impietosi e ci consegnano al momento un calo di circa il 40% rispetto allo scorso anno. Prevedibile, ovviamente, visto che a parte gli addetti ai lavori (cantanti e loro staff ma anche addetti Rai), ci sarà un calo delle presenze in termini di giornalisti, impiegati per manifestazioni collaterali e semplici turisti.
Negli alberghi, a parte gli addetti infatti, troveranno spazio i giornalisti che saranno comunque in numero ridotto e, secondo le ultime restrizioni riguardanti gli spostamenti tra regioni, mancheranno anche eventuali turisti così come i possessori di seconde case. Un Festival quindi decisamente più ‘povero’ in tutti i sensi, ma che ci si augura possa porre le basi per un ritorno alla grande nel 2022.