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Economia | 17 settembre 2020, 07:24

Meglio un cardiofrequenzimetro con la fascia o senza?

Il cardiofrequenzimetro è un dispositivo elettronico di eccezionale utilità. Pratico e leggero, viene adoperato per tenere sotto controllo il battito cardiaco

Meglio un cardiofrequenzimetro con la fascia o senza?

Il cardiofrequenzimetro è un dispositivo elettronico di eccezionale utilità. Pratico e leggero, viene adoperato per tenere sotto controllo il battito cardiaco, nonché altri parametri fisiologici legati alla circolazione.

Sul mercato dell'elettronica esistono sostanzialmente due tipologie differenti di cardiofrequenzimetri, entrambe in grado di restituire valori precisi relativi al sistema cardiocircolatorio. Ciò che le distingue, però, è la modalità di utilizzo.

La prima tipologia consiste in un cardiofrequenzimetro a fascia, mentre la seconda coincide con il cardiofrequenzimetro da polso.

Si può ben intuire come i due dispositivi, per quanto assolvano alla stessa funzione, presentino caratteristiche strutturali ben diverse. Prima di addentrarci nelle differenze e nei tratti distintivi dei due apparecchi, vale la pena riassumere in breve il loro funzionamento.

Per quanto riguarda il cardiofrequenzimetro a fascia, il dispositivo rileva il battito cardiaco attraverso la fascia collocata sul torace, la quale invia le informazioni sul cuore dell'utente a un secondo dispositivo. Per quanto riguarda il cardiofrequenzimetro da polso, invece, la rilevazione deaai battiti viene mostrata direttamente sullo schermo del device (un apparecchio del tutto simile a un orologio digitale).

Oltre al funzionamento generale dei due apparecchi, quali sono le altre differenze che li contraddistinguono? Approfondiamo i tratti distintivi dei dispositivi.

Differenze fra le due tipologie

Le due tipologie di cardiofrequenzimetri si distinguono sia dal punto di vista estetico che sul piano dell'ergonomia.

Partendo dal cardiofrequenzimetro a fascia, il dispositivo consiste in due oggetti differenti, in grado di lavorare in simbiosi e in maniera combinata. Il primo dei due è la fascia, da indossare attorno al torace e capace di rilevare in maniera accurata diversi parametri del sistema cardiaco; il secondo, invece, è l'orologio, da collocare al polso e avente la funzione di mostrare i parametri rilevati dalla fascia.

Differente, invece, il cardiofrequenzimetro da polso. In questo caso la fascia viene completamente eliminata, lasciando il posto al solo "orologio". Quest'ultimo è contraddistinto dalla capacità di rilevare i valori cardiaci esaminando il battito del polso, e restituendo i dati rilevati sul piccolo display.

I due dispositivi, dunque, si distinguono l'uno dall'altro essenzialmente per l'estetica. Un altro fattore distintivo può essere riconosciuto nelle differenti funzioni accessorie presenti nel cardiofrequenzimetro da polso, generalmente assenti nel modello a fascia: la variante da polso, infatti, è in grado di rilevare anche delle informazioni quali la velocità (per un esercizio che richiede l'esecuzione di una corsa), le calorie consumate e via dicendo, andando a fornire una serie di utili parametri sulla condizione fisica dell'utente.

Tuttavia, per quanto appaiano strutturalmente differenti, i due dispositivi sono accomunati dal medesimo funzionamento. I sensori degli apparecchi effettuano le rilevazioni del battito cardiaco, dopodiché vengono sfruttati dei segnali elettromagnetici per l'elaborazione dei vari dati estrapolati. In questa fase, gli elettrodi trasmittenti comunicano i dati agli elettrodi riceventi, entrambi presenti nella struttura del cardiofrequenzimetro, così da permettere all'utente di valutare i dati raccolti.

Un'ultima differenza tra le due varianti è data dalla localizzazione degli elettrodi: nel modello a fascia, gli elettrodi trasmittenti sono collocati lungo la fascia stessa (il contatto con il torace consente di rilevare i dati in modo particolarmente accurato), mentre i riceventi si trovano sul dispositivo da polso; nel modello a orologio, invece, entrambe le tipologie di elettrodi sono localizzate all'interno di un unico apparecchio.

Modello da polso facile da usare

Dopo un esame accurato dei tratti distintivi dei due dispositivi, procediamo con un'analisi più approfondita dell'uno e dell'altro cardiofrequenzimetro.

Partendo dal modello senza fascia, il dispositivo, come detto, va utilizzato come una sorta di orologio. Nella maggior parte dei casi è concepito con una struttura in silicone (ad eccezione del quadrante in vetro o in plastica dura), materiale morbido e non nocivo per la pelle.Un telaio di questo tipo consente al dispositivo di vantare eccezionali proprietà impermeabili e idrorepellenti, utilissime per sfruttare l'apparecchio nelle attività sportive acquatiche.

L'attivazione del cardiofrequenzimetro può variare a seconda della tecnologia insita nel dispositivo. Nei modelli più recenti, l'utente può attivare la rilevazione del battito attraverso il display touchscreen, individuando la funzione apposita all'interno del menù; nei modelli meno recenti, invece, è possibile attivare il cardiofrequenzimetro attraverso i tasti fisici.La rilevazione del battito avviene attraverso le funzionalità di un piccolo sensore ottico, collocato nel lato inferiore del quadrante. I dati rilevati vengono restituiti direttamente sul display.

Cardiofrequenzimetri con fascia: precisi e molto comodi

Procediamo con un esame più dettagliato dei cardiofrequenzimetri con fascia. I modelli in questione prevedono l'utilizzo al torace di una fascia apposita, dotata dei già citati elettrodi trasmittenti.

La fascia andrà collocata attorno al pettorale, facendo sì che il sensore rimanga sotto l'attacco del muscolo stesso per gli uomini e sotto l'attacco del seno per le donne. La larghezza o il restringimento della fascia possono essere regolati attraverso il pratico sistema a cinghia.

Fatto ciò, la cinghia andrà leggermente inumidita nell'area degli elettrodi, in modo tale da permettere una rilevazione ancor più accurata del battito cardiaco.

Il meccanismo di raccolta dei dati cardiaci del modello a fascia è più preciso rispetto a quello del modello da polso, benché la presenza della fascia stessa comporti un ingombro non indifferente al torace. Tuttavia, va considerato che la ricerca tecnologica, da questo punto di vista, sta compiendo progressi non indifferenti, al fine di ridurre il più possibile l'ingombro della fascia (alleggerendola e rendendola sempre più confortevole).

Per quanto riguarda la scelta del dispositivo più adatto, gli utenti potranno optare per il modello a fascia nel caso in cui desiderino un apparecchio più preciso e dettagliato; per coloro che invece preferiscano la comodità, anche nel caso in cui si debbano praticare sport acquatici, l'ideale sarebbe puntare sul pratico modello da polso.

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