Basta un movimento brusco, una postura scorretta davanti al pc, un colpo di freddo o un elevato stato di stress per provocare il dolore cervicale, anche noto come cervicalgia, una sindrome muscolo-tensiva che affligge sei italiani su dieci. La cervicalgia coinvolge le strutture meccaniche localizzate a livello delle vertebre cervicali, ovvero muscoli, legamenti, dischi intervertebrali e nervi.
Per capire come comportarsi, bisognerebbe indagare da dove trae origine il problema. Ma a prescindere dalla causa, per affrontare efficacemente il dolore alla cervicale è sufficiente mettere in atto alcune strategie volte a ridurre i sintomi. Ecco cosa fare e cosa non fare per alleviare il dolore.
Cosa fare per alleviare il dolore cervicale
- Usare un collare cervicale per immobilizzare il rachide.
- Preferire guanciali ortopedici specificatamente concepiti per mantenere il collo in linea con la testa e la schiena e ridurre la tensione cervicale, come i https://pillux.it/10-cervicale cuscini per la cervicale di Pillux.it.
- Imparare a stare seduti o in piedi in modo corretto.
- Sistemare la posizione e l’inclinazione del monitor del pc rispetto agli occhi al fine di evitare il dolore al collo.
- Raffreddare la parte dolente con impacchi freddi per ridurre la flogosi e il dolore in caso di infiammazione acuta. A distanza di un paio di giorni dall'evento traumatico, può invece giovare tenere la zona cervicale al caldo utilizzando un cuscino riscaldato posto su collo e spalle: il calore favorirà il rilassamento dei muscoli.
- Anche i massaggi possono essere d’aiuto in quanto, rilassando la muscolatura, alleviano i dolori al collo e spezzano il circolo vizioso dolore-tensione-dolore.
- Praticare con regolarità la ginnastica per il tratto cervicale per acquisire un idoneo controllo posturale e lenire il dolore.
- Chiamare il medico se il dolore è affiancato da intorpidimento e formicolio alle braccia, debolezza agli arti inferiori e alle mani e impossibilità di toccarsi il petto con il mento.
- Se il dolore è cronico, intraprendere un percorso riabilitativo mirato per migliorare la funzionalità della zona cervicale.
- Rispettare un periodo di convalescenza di 4-6 settimane dopo essersi sottoposti ad un intervento chirurgico per il trattamento dell’ernia cervicale.
- Nelle forme traumatiche del rachide cervicale che richiedono il ricorso al bisturi, una volta superata l’operazione è importante sottoporsi alle visite di controllo (follow-up).
- Poiché la rigidità della nuca è il primo segno della meningite, in caso di febbre alta rivolgersi subito al medico per la conferma della diagnosi ed eventualmente per iniziare una terapia mirata.
Cosa non fare
- Mantenere a lungo la stessa posizione;
- https://rockoff.it/la-posizione-con-cui-dormi-racconta-molto-di-te-e-della-tua-salute-ma-come-comprenderla-davvero/ Dormire a pancia in giù con il capo ruotato da un lato.
- Raffreddare la zona applicando il ghiaccio direttamente sulla cute: il risultato potrebbe essere un’ustione da freddo. Meglio avvolgerlo in un panno o in una borsa del ghiaccio prima di applicarlo sulla zona dolente.
- Praticare gli esercizi specifici per la cervicalgia in maniera frettolosa e brusca: non solo risulterebbero inefficaci ma potrebbero addirittura essere dannosi.
- Aspettare troppo tempo prima di andare dal medico in caso di sospetta ernia al disco cervicale.
- Assumere posture che accentuano il dolore.
- Il riposo assoluto: rischia di aumentare la rigidità articolare e di ridurre le capacità funzionali della colonna vertebrale. Meglio mantenersi attivi, casomai assumendo farmaci analgesici. L’ideale è alternare una pausa di mezz’ora ad una passeggiata o a esercizi benefici per il tratto cervicale.
- Spostare un carico pesante.
- Rimettersi subito al volante dopo un’operazione chirurgica per il trattamento dell’ernia cervicale.
- In palestra eseguire esercizi con sovraccarichi (bilancieri, manubri): meglio sostituirli con fasce elastiche della tensione giusta.