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Economia | 21 maggio 2020, 07:25

L’estate 2020 e il dramma degli stagionali: a oggi i contratti attivati sono fermi a zero, si stima un calo delle assunzioni fino al 50%

Ancora molte le incognite per una categoria che attende di conoscere le norme per potersi preparare a una stagione a dir poco difficile

Immagine di repertorio

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Mentre i balneari di tutta Italia attendono con ansia le norme per la stagione 2020, non si possono ignorare le conseguenze che l’emergenza Covid-19 avrà sul mondo dei lavoratori stagionali. Ogni anno, nella nostra zona, centinaia di giovani e meno giovani trovano impiego sulle spiagge dalla primavera fino ai primi giorni di autunno. Un sistema economico che rischia di collassare in una stagione turistica a dir poco difficile.

Solitamente tra aprile e maggio i balneari formalizzavano già le prime assunzioni per l’allestimento delle spiagge: a oggi siamo a zero assunzioni, come confermato anche dai responsabili locali di Cna e Confartigianato. Cna nel 2019 ha attivato 155 contratti stagionali nella zona di Sanremo, mentre al momento il contatore è ancora fermo a zero. Per la stagione estiva si stima un calo tra il 40 e il 50% rispetto all’anno precedente. “Stiamo attendendo le linee guida regionali per metterle in pratica e aspettiamo che esca il nuovo DPCM con grande attenzione all’estensione delle concessioni al 2033 - dichiara ai nostri microfoni Stefania Currà, responsabile locale dei balneari per Cna - i balneari sono molto preoccupati perché, se resteranno queste le misure da adottare, nessuno nella nostra zona ha i numeri per poter aprire. Per la nostra conformazione le norme proposte sono inaccettabili”.

Stessa situazione anche lato Confartigianato: “Di solito per il periodo di Pasqua si ha già una prima assunzione oltre agli incontri per stabilire i giorni e gli orari per la stagione - dichiara Davide Berardi, presidente dei Balneari per Confartigianato - adesso la fase degli incontri viene fatta solo telefonicamente e non ci sono state assunzioni perché tutt’ora non abbiamo un quando e un come aprire”.
Non sappiamo ancora se avremo bisogno di più o meno personale, ma allo stesso tempo c’è l’incertezza dell’affluenza a partire da giugno, di solito alla fine di maggio si ha sempre sotto mano la situazione, adesso no - prosegue Berardi - abbiamo perso un mese di lavoro, il clou è nei tre mesi estivi centrali e c’è grande incertezza. Spero che ci possa essere qualche novità con il bonus che l’assessore Gianni Berrino ha portato in Regione in merito agli stagionali e che l’Inps possa dirci qualcosa con le linee guida. Dobbiamo capire come funzionerà”.

Maggiore chiarezza, quindi, si potrà avere quando dal Governo e dalla Regione arriveranno linee guida maggiormente chiare e, soprattutto, definitive.

Redazione

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