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Economia | 27 settembre 2019, 14:24

Insonnia: cos'è e come va affrontata

Il sonno rappresenta un fenomeno biologico importante per la saluta psicofisica dell’individuo. Dormire in maniera adeguata, sia dal punto vista qualitativo che quantitativo, ha effetti molto positivi

Insonnia: cos'è e come va affrontata

Il sonno rappresenta un fenomeno biologico importante per la saluta psicofisica dell’individuo. Dormire in maniera adeguata, sia dal punto vista qualitativo che quantitativo, ha effetti molto positivi sul corpo e sulla mente, al punto da influenzare – secondo alcuni studi – persino l’aspettativa di vita. Quando si parla di ‘dormire bene’, non ci si riferisce soltanto alla quantità di ore di sonno necessarie a riposare correttamente ma anche alla qualità dello stesso.

I disturbi del sonno, infatti, riguardano entrambi gli aspetti e si manifestano in modi diversi; una parte di essi ricade sotto la generale definizione di insonnia. Vediamo di seguito di cosa si tratta, quali fattori la causano e come si può porre rimedio.

I vari tipi di insonnia

Come già accennato, l’insonnia è un disturbo del sonno che, stando ai dati raccolti dalla World Association of Sleep Medicine, colpisce circa il 9% della popolazione mondiale (mentre i disturbi del sonno in generale affliggono il 45%).

Essa si manifesta in diversi modi e in diversi ‘momenti’ del ciclo del sonno:

- l’insonnia iniziale è quella caratterizzata dalle difficoltà nel prendere sonno;

- l’insonnia centrale, invece, è quel disturbo che si manifesta attraverso un sonno discontinuo e disturbato da diverse interruzioni (risvegli);

- l’insonnia finale consiste in un risveglio troppo precoce.

A seconda della ‘durata’ (ossia per quanto tempo si protrae il disturbo), l’insomma può essere ulteriormente suddivisa in occasionale, transitoria e cronica. Nel primo caso, le manifestazioni del disturbo durano solo alcuni giorni e sono principalmente legati a fattori contingenti o ambientali. Si parla di insonnia transitoria se le difficoltà nel dormire correttamente si susseguono per un periodo più lungo, fino ad un massimo di tre settimane. Oltre tale termine, l’insonnia assume carattere cronico.

Le possibili cause dell’insonnia e le relative conseguenze

L’insonnia può trarre origine da diversi fattori di varia natura. La qualità del sonno, infatti, dipende sia da fattori di carattere psicologico sia fisiologico; in aggiunta, le difficoltà nel dormire correttamente possono essere imputate anche ad una serie di concause, anche di diversa origine:

- cause di natura emotiva e psicologica, come ad esempio ansia e stress (a loro volta imputabili a svariati fattori);

- cause di natura ambientale, quali l’altitudine, il jet lag o un contesto poco favorevole al sonno per via, ad esempio, di rumori forti e costanti;

- causa di natura patologica: in tal caso, l’insonnia è ‘secondaria’, in quanto legata ad una particolare malattia (in caso contrario si parla di insonnia primaria).

La mancanza di un sonno di qualità ha effetti negativi considerevoli sull’organismo; quando si dorme, infatti, diverse attività dell’organismo vengono parzialmente sospese e, di conseguenza, ‘rigenerate’ rispetto allo sforzo sostenuto durante le ore di veglia. Per questo, l’insonnia può inficiare la capacità di concentrazione e decisione, abbassare le difese immunitarie e accelerare il processo di invecchiamento dell’intero organismo.

Come curare l’insonnia

Vi sono numerosi accorgimenti che possono migliorare il meccanismo del sonno e attenuare sensibilmente i disturbi legati all’insonnia primaria. Tra questi, come si legge sul sito Docpeter.it, si annoverano:

- non andare a letto a stomaco pieno, ma attendere almeno un’ora e mezza dall’ultimo pasto;

- non assumere caffè o altre bevande con effetto eccitante prima di andare a dormire;

- evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici (cellulari, PC, tablet o altro) subito prima di coricarsi;

- evitare di dormire durante il pomeriggio.

Se queste misure ‘precauzionali’ non dovessero avere effetto, si può optare per un trattamento mirato dell’insonnia. Il consiglio è quello di evitare il fai da te e di consultare il medico (se il disturbo è particolarmente grave) o il proprio farmacista. In genere, i disturbi del sonno vengono affrontati sia tramite rimedi naturali (come ad esempio infusi o tisane) sia per mezzo di farmaci veri e propri, soprattutto calmanti, antidepressivi ed ansiolitici.

 

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