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Ventimiglia Vallecrosia Bordighera | 04 giugno 2017, 05:00

Il Mistero del Grandalbero: dopo la 'ricetta della salute' di domenica scorsa oggi un incontro eNergico

“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo

Il Mistero del Grandalbero: dopo la 'ricetta della salute' di domenica scorsa oggi un incontro eNergico

“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo. 

Nella “ricetta di salute” di domenica scorsa la curiosità è stata riconosciuta come uno dei migliori strumenti per stimolare nei bambini l’interesse verso attività fisica e sana alimentazione. Certamente curiosi, eNergici e sportivi sono i piccoli frutti della Banda Del Bosco, che l’Ispettore Cardo Gobbo incontrerà in modo decisamente fortuito nel quarto capitolo de “Il Mistero del Grandalbero”, il giallo “green” per tutta la famiglia. 

(Tratto dal libro – “Il Mistero del Grandalbero - Capitolo 4: Un Incontro eNergico")
La tratta Asti-Cuneo di per sé non era lunga, ma non era un buon periodo per i trasporti locali, tant’è che l’Ispettore dovette cambiare ben tre treni prima di arrivare a destinazione.
 Durante il viaggio, aveva fatto uno strano sogno. O meglio, il sogno era sempre lo stesso: lui e l’amico Sedano Dorato nella tinozza di bagna caòda, il tepore, la sensazione di pace...
 Questa volta, però, la terza figura non solo si era manifestata, aveva addirittura parlato: Un solo acino non resiste, se il grappolo non esiste...

La frase misteriosa per lui non aveva alcun senso, eppure non riusciva a togliersela dalla testa: Un solo acino non resiste, se il grappolo non esiste, continuava a ripetersi, mentre dal finestrino la campagna correva via velocemente.
 Era già pomeriggio inoltrato quando, giunto al capolinea, affittò una bicicletta con cui proseguire il viaggio. La bicicletta, da anni il suo mezzo preferito per spostarsi, non inquinava; pedalare favoriva il mantenimento della forma fisica e in più, procedere con lentezza, gli permetteva un’osservazione più attenta e più approfondita delle cose che gli si presentavano lungo la strada... e nella vita.
 Prima di montare in sella e affrontare lunghe pedalate, l’Ispettore era solito tracannare dalla sua borraccia il portentoso succo di pera preparatogli dal Maestro Nashi per alleviare stanchezza e fatica. Da tempo seguiva, lavoro permettendo, le lezioni di yoga del Maestro Nashi, affascinato dalla sua continua ricerca di equilibrio tra mente e corpo e dalla sua grande conoscenza dei rimedi naturali della tradizione orientale. Pedalando pedalando, apparve ai suoi occhi un magnifico paesaggio: la sommità del cielo era accarezzata dal maestoso Re di Pietra, immenso nella sua forma a piramide, che da secoli catturava tanti sguardi incantati come il suo.

All’improvviso, vide da lontano sollevarsi un polverone incredibile. Turbato e preoccupato, pensò: ecco, è il momento: la nube nera di cui tutti parlano viene a darmi il benvenuto... - Ma non ebbe modo di finire questo pensiero, che cadde rovinosamente a terra, lui con la sua bicicletta. Fu come scontrarsi con una macedonia in corsa... e in effetti proprio di questo si trattò.
- Per tutte le castagne bollite! Ma che accidenti ti salta in mente? Stavi per fare un frullato! Ahi, accipicchia, che botta... stai più attento forestiero!
All’Ispettore sembrò di essere finito in una comica, con i protagonisti a gambe all’aria, bernoccoli dappertutto e la bicicletta sgangherata. Che confusione! 
Rialzandosi tutto impolverato, si accorse che a parlare erano stati dei piccoli frutti di bosco.

Ma mi siete venuti addosso voi come una mandria impazzita! - esclamò con stizza.
- Ma cosa dici! E’ colpa tua! Eri tu distratto! Noi stavamo facendo la nostra solita corsetta per allenarci! Forse, tu non sai, che ci stiamo preparando per i Campionati di Energia!
 In quel mentre, lo stomaco dell’Ispettore, vuoi per la lunga pedalata, vuoi per lo spavento, prese a brontolare rumorosamente per la fame.
 I frutti di bosco non riuscirono a trattenersi dal ridere mentre l’Ispettore, imbarazzato, tentava goffamente di ricomporsi.
 In questa atmosfera più distesa, i fruttini si presentarono all’Ispettore, che conobbe così la Banda Del Bosco. Dell’allegra combriccola faceva parte la Fragola di Peveragno, bella, vigorosa e sorridente, che gli ricordò subito la Fragola profumata di Tortona, dal cui profumo speziato era rimasto un tempo stregato...; c’era poi il Lampone, brillante come l’oro rosso; il Mirtillo, da tutti detto il gigante americano per la sua stazza possente e, per fortuna, lo scontro non avvenne direttamente con lui.
 Infine, come due colombe innamorate, l’atletico Nergi, dal verde fiammante, e la sua nuova fidanzata, l’Uva da Tavola del Monviso, dalla chioma rossa e senza semi sulla lingua, da poco trasferitasi nella zona.
 Vista l’ora ormai tarda, l’Ispettore accettò di seguirli e, in sella alla bicicletta risistemata alla bell’e meglio, pedalò dietro alla Banda sulla via del rifugio, adagiato nel cuore della vallata e lontano dagli occhi di chiunque fosse intenzionato a disturbarne la quiete.
 Al suo interno, era pieno di scalette, panche, palle da gioco, corde per saltare, tapis roulant e vari oggetti per il fitness, e i piccoli frutti non stavano fermi un attimo: ci tenevano proprio un sacco alla forma fisica!

Ma raccontaci di te, chiese Nergi - chi sei e cosa fai da queste parti?
- Sono l’Ispettore Cardo Gobbo del Comando di Portacomaro Stazione - disse, cercando di darsi una certa importanza - e sto lavorando a un caso molto complicato e...
 Gioiose esclamazioni di sorpresa interruppero il discorso dell’Ispettore, che proprio non si aspettava una reazione tanto calorosa. Quindi sei arrivato! Sei proprio tu! Ti stavamo aspettando! - gridarono in coro i piccoli frutti. Nergi spiegò: Qualche giorno fa, uno strano messaggio ci è stato recapitato da Pronto Picchio, il postino della valle. Sì, lo so, esistono gli smartphone e internet e blablabla... ma, qui nel bosco, dobbiamo ingegnarci perché abbiamo problemi di connessione. Allora, il testo recita:

aFAbbiaFAmoMO uFUn neFEmiFIcoFO daFA scoFOn FIggeFEreFE. SoFOltaFAntoFO uFUniFItiFI ceFE laFA faFAreFEmoFO. LaFA diFIveFErsiFItaFA èFE laFA noFOstraFA foFOrzaFA. CeFErcaFAteFE CaFArdo- FO GoFObboFo).
(trad.: abbiamo un nemico da sconfiggere. Soltanto uniti ce la faremo. La diversità è la nostra forza. Cercate Cardo Gobbo)

All’Ispettore non ci volle molto per capire che il mittente altri non era che Sir Tartufo, il quale - da grande stratega qual era - stava cercando di mettere in contatto le migliori personalità in grado di poter risolvere il caso. Egli, nonostante la sua vita appartata e segreta, sapeva che la nube oscura era un problema per tutta l’agricoltura e che, solo unendosi per superare confini e diversità di ciascuno, la si poteva affrontare e sconfiggere. Soltanto uniti ce la faremo. Ora era tutto più chiaro, nonostante il sole fosse già tramontato. Decisero allora che era giunto il momento di andare a riposare. 

“Cos’è la felicità?”. La risposta migliore arriverà domenica prossima: proseguiranno infatti le “ricette di felicità” dei bambini in cura presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita” di Torino e dei bambini convalescenti ospiti della “Collina degli Elfi Onlus” di Govone.

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:
TargatoCN: bit.ly/2sd6RcL
Torino Oggi: bit.ly/2rDAIxS
Savonanews: bit.ly/2riYjRK
Sanremonews: bit.ly/2rbo0W6

Dove si può acquistare il Bilibro? Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia. 

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita? Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano. 

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro. 

Contatti
E-mail: renata@fatazucchina.eu
Sito web: www.fatazucchina.net
Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina
Instagram: @fatacantamessa
Twitter: @RCantamessa
Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina 

Chi è Renata Cantamessa? Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio. 

Chi è Fata Zucchina? E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione. 

Illustrazione di Daniela Ranieri

Renata Cantamessa

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