Due tra le più note testate giornalistiche di notizie bufale due giorni fa hanno preso di mira anche la senatrice bordigotta Donatella Albano titolando a grandi caratteri: “Senatora PD vuole ‘arrestare’ bimbi elementari per ‘fascismo’”. Una delle tante intestazioni ‘acchiappaclick’ che utilizzano finti giornali online per cercare di accrescere la visibilità del proprio sito. Un fenomeno che negli ultimi anni si sta diffondendo rapidamente talvolta anche con gravi conseguenze come la nascita di falsi allarmismi. Per contro ci sono pagine web che tentano di smascherare e scovare quelle che sono le informazioni fasulle.
La bufala che ha colpito la senatrice Albano ha avuto origine dal caso delle celebrazioni del 25 aprile al cimitero Militare delle Croci Bianche che ha la caratteristica unica di custodire nello stesso luogo le spoglie di Partigiani, Civili, Soldati della San Marco e soldati tedeschi. Sembrerebbe che in quell’occasione bambini con cappellino nero e fazzoletto al collo siano stati visti sfilare davanti a un altare facendo il saluto militare, alla presenza di almeno uno stendardo dei reduci della Repubblica Sociale Italiana.
Un fatto segnalato dal Sindaco di Altare Davide Berruti e che ha suscitato anche dura reazione da parte dell’ANPI. La stessa senatrice Albano ha per l’occasione presentato un’interrogazione al Governo: “Occorre far chiarezza al più presto su quanto accaduto, il 25 aprile è la festa della Liberazione dal nazifascismo, non vorrei mai che a quei bambini si fosse tentato di far passare un messaggio diverso ed è importante appurare se si sia trattato di apologia del Fascismo”.
Da qui la pubblicazione della bufala, corredata con tanto di foto, che vedrebbe la senatrice intenzionata ad arrestare i bambini protagonisti dell’accaduto. Informata dal nostro giornale ha naturalmente negato: “Si tratta di pure sciocchezze, il mio intento è solo quello di verificare che dei minori non siano stati strumentalizzati per la manifestazione in questione. In ogni caso farò querela nei confronti dei due siti-bufale”.