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Attualità | 21 settembre 2015, 12:05

Sanremo: per un'eccezione procedurale il Comune non riesce riprendere possesso delle aree occupate dai cantieri navali, ora la parola passa all'Ufficio Legale

All'atto della consegna delle chiavi e dell'area, questa mattina un'eccezione procedurale presentata dall'avv. Oddo, in rappresentanza del cantieri di Francesco Vitulano, ha fatto registrare per il momento un nulla di fatto. La parola passa ora all'Ufficio Legale del Comune di Sanremo che dovrà verificare quanto presentato ed agire di conseguenza.

Sanremo: per un'eccezione procedurale il Comune non riesce riprendere possesso delle aree occupate dai cantieri navali, ora la parola passa all'Ufficio Legale

A fine settembre il Comune riprenderà possesso delle aree demaniali occupate dai Cantieri Navali Sanremo. Lo aveva annunciato l'Amministrazione questa estate, ma proprio all'atto della consegna delle chiavi e dell'area, questa mattina un'eccezione procedurale presentata dall'avv. Oddo, in rappresentanza del cantieri di Francesco Vitulano, ha fatto registrare per il momento un nulla di fatto. La parola passa ora all'Ufficio Legale del Comune di Sanremo che dovrà verificare quanto presentato ed agire di conseguenza.

Le aree interessate sono principalmente due: il cantiere posto all'entrata del Porto Vecchio e quello situato all'incirca a metà molto, all'altezza del distributore di benzina. Due aree che, secondo Piano Urbanistico Comunale, sono tra quelle che l'amministrazione vorrebbe sviluppare di più dal punto di vista turistico.

“Stabilisce il Tar Marche e conferma il Tar Sardegna in situazioni similari – spiega l'avv. Oddo - che, quando c'è un possesso, anche illegittimo di una concessione demaniale, che si protrae oltre l'anno da quando è stato scoperto, non può più l'Amministrazione agire in regime di autotutela, ovvero arrivare con i vigili o la capitaneria e mandarci via, ma deve adire il giudice ordinario, quindi andare in tribunale, farsi fare una sentenza ed eseguirla. Mentre il fallimento del Cantiere Nautico Sanremo, viene mandato via in quanto concessionario decaduto, e non c'è niente da discutere. I Cantieri Navali Sanremo, starebbero occupando il suolo pubblico abusivamente, almeno da tre anni, e questo è stato accertato dai vigili con un verbale che è agli atti; per questa ragione non possono più mandarci via in regime di autotutela, ma devono fare una causa e chiedere direttamente al giudice.”

Secondo quanto eccepito dall'avv. Oddo, in rappresentanza dei Cantieri Navali Sanremo, il Comune avrebbe dovuto rivolgersi ad un giudice, prima di inoltrare la richiesta di sgombero dell'area e dunque, di arrivare con i Vigili Urbani e la Capitaneria di Porto, per ottenere i locali in oggetto. Ipotesi che resta, comunque, da valutare con attenzione, nell'eventualità che una richiesta diretta al giudice, non comporti il sequestro in toto di quanto in possesso della Cantieri Navali Sanremo, andando a coinvolgere anche i proprietari della barche, ad oggi presenti, che le vedrebbero così rientrare all'interno del sequestro.

Altra eccezione è stata posta dall'avv. Silvia Sciandra, insieme al curatore fallimentare Fausto Guglielmi, in rappresentanza del fallimento del Cantiere Nautico Sanremo: “Abbiamo eccepito che il Comune in questo momento sta agendo sulla base di una sentenza di primo grado che è già stata appellata e che potrebbe essere riformata in appello con grave danno di tutti, quindi comune compreso – hanno commentato. In secondo luogo abbiamo rilevato che ad oggi il comune non ha ancora individuato quali sono le aree all'interno del bacino portuale, ammesse alla cantieristica navale e quindi sulle quali si può eventualmente spostare l'attività svolta dal fallimento, dunque dal cantiere nautico. Speriamo che trovino questa area, non soltanto per il cantiere nautico, ma anche per quanti lavorano in questa attività.”

Molti gli artigiani che collaborano con la Cantieri Navali di Francesco Vitulano, presenti questa mattina per capire quale sarà il futuro dell'azienda. Una decisione che ora resta in mano all'Ufficio Legale che dovrà analizzare quanto eccepito e presentato dai rispettivi legali.

Intervista all'Assessore Mauro Menozzi

“Sono stato messo al corrente id questo problema tecnico da parte degli uffici competenti – ha commentato l'Assessore al demanio Mauro Menozzi - abbiamo di fronte una situazione articolata: è chiaro che il posto di lavoro è sempre una cosa delicata da toccare. Di fatto noi, però, abbiamo una società fallita e un'altra che è subentrata senza averne titolo, quindi abbiamo un'occupazione abusiva delle aree demaniali. Intanto facciamo il verbale di quelle che sono state le risultanze del nostro sopralluogo, poi ci sarà un confronto con il nostro ufficio legale per verificare quanto espresso dalla loro parte.” 

Simona Della Croce

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