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Politica | 20 novembre 2014, 09:15

Il Comune di Vallecrosia, con altre tredici Amministrazioni Comunali e insieme ai Lions, presenta una proposta di Legge Regionale

E' la prima volta che in Regione Liguria l’iniziativa legislativa parte dal Comuni, come consentito dall’art. 7 dello Statuto Regionale.

Il Comune di Vallecrosia, con altre tredici Amministrazioni Comunali e insieme ai Lions, presenta una proposta di Legge Regionale

Ieri pomeriggio, alle 15, l’Amministrazione Comunale di Vallecrosia è stata convocata in audizione presso la Commissione Consiliare Regionale Affari Istituzionali all’interno del Palazzo della Regione a Genova. Questo perché il Consiglio Comunale di Vallecrosia aveva adottato la Delibera nr 16 del 30.06.2014 nella quale si approvava una bozza di legge Regionale sulla sussidiarietà orizzontale e per la promozione della Cittadinanza Umanitaria Attiva. Tale Delibera, insieme a quelle del tutto identiche di altre 13 amministrazioni comunali del Ponente Ligure, sono state inviate in Consiglio Regionale attuando così il procedimento di proposta legislativa da parte del Comuni.

E’ la prima volta, almeno nella ns. Regione, che i Comuni si appropriano dell’iniziativa di proposta legislativa ai sensi dell’art. 7 dello Statuto della Regione Liguria, segno che effettivamente si va sempre più verso la direzione della Cittadinanza Attiva perché è la stessa “Società Civile” che lo chiede.

Il Sindaco del Comune di Vallecrosia, Ing. Ferdinando Giordano, accompagnato dal Funzionario comunale responsabile Dr. Roberto Capaccio,  ieri pomeriggio è stato relatore della proposta di Legge in Commissione, in quanto l’Amministrazione Comunale di Vallecrosia  aveva non solo inviato la bozza di Legge Regionale ma pure chiesto di essere sentita. Anche il past Governatore del Distretto Lions Avv. Renato Dabormida, che aveva materialmente, insieme al suo staff di esperti,  redatto la bozza di proposta di Legge poi inviata a diverse Civiche Amministrazioni del Ponente Ligure per l’approvazione nei rispettivi Consigli Comunali, è stato ascoltato ieri dalla Commissione Affari istituzionali della Regione, l’Avvocato era accompagnato dalla Segretaria Comunale Dott.ssa Carla Bue, esperta del settore. Al termine dell’audizione tutti i Consiglieri Regionali presenti hanno dimostrato apprezzamento verso proposta di legge, piacevolmente stupiti che per la prima volta nella storia della Regione Liguria siano stati gli stessi Comuni a richiedere l’approvazione di una Legge. Alle delegazione, che ieri ha presentato la bozza in Commissione, ha preso parte anche una rappresentanza del Lions del Club di Arma Taggia con il Presidente Rosaria Surrente,  il Prof. Domenico Pescatore e il Segretario Comunale Dr. Tommaso La Mendola, esperto del settore e che si è occupato di promuovere la bozza di Legge Regionale in molti Comuni della Val Argentina.

Il principio di sussidiarietà è regolato dall'articolo 118 della Costituzione italiana il quale prevede che "Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarità". Tale principio implica che le diverse istituzioni debbano creare le condizioni necessarie per permettere alla persona e alle aggregazioni sociali di agire liberamente nello svolgimento della loro attività. L'intervento dell'entità di livello superiore, qualora fosse necessario, deve essere temporaneo e teso a restituire l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore.

Il principio di sussidiarietà può quindi essere visto sotto un duplice aspetto:

·         in senso verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più vicini al cittadino e, quindi, più vicini ai bisogni del territorio;

·         in senso orizzontale: il cittadino, sia come singolo sia attraverso i corpi intermedi, deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più vicine.

"La crescente  richiesta di partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle azioni che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale, presenti nella nostra realtà come in quella di molti altri paesi europei, ha dunque oggi la sua legittimazione nella nostra legge fondamentale. Quest'ultima prevede, dopo la riforma del Titolo V, anche il dovere da parte delle amministrazioni pubbliche di favorire tale partecipazione nella consapevolezza delle conseguenze positive che ne possono derivare per le persone e per la collettività in termini di benessere spirituale e materiale. - spiegano dal Comune di Vallecrosia - In effetti l'applicazione di questo principio ha un elevato potenziale di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche in quanto la partecipazione attiva dei cittadini alla vita collettiva può concorrere a migliorare la capacità delle istituzioni di dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone e alle soddisfazione dei diritti sociali che la Costituzione ci riconosce e garantisce".

"Da un lato alcune amministrazioni pubbliche hanno già intrapreso iniziative volte a favorire la sussidiarietà orizzontale e dall'altro la società civile si è mossa nella stessa direzione con azioni concrete sostenute peraltro da una parallela attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, di ricerca e di documentazione e, più in generale, di approfondimento scientifico del fenomeno. - analizzano - I cittadini attivi, applicando il principio di sussidiarietà (art. 118 ultimo comma della Costituzione), si prendono cura dei beni comuni. Entrambi, volontari e cittadini attivi, sono "disinteressati", in quanto entrambi esercitano una nuova forma di libertà, solidale e responsabile, che ha come obiettivo la realizzazione non di interessi privati, per quanto assolutamente rispettabili e legittimi, bensì dell'interesse generale".

"Quando la Costituzione afferma che i poteri pubblici "favoriscono le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà", essa legittima da un lato i volontari tradizionali, che da sempre svolgono attività che si possono definire di interesse generale, e dall'altro quei soggetti che si definiscono cittadini attivi, persone responsabili e solidali che si prendono cura dei beni comuni. I cittadini attivi, in quanto non proprietari bensì custodi dei beni comuni, esercitano nei confronti di tali beni un diritto di cura fondato non sul proprio interesse, come nel caso del diritto di proprietà, bensì sull'interesse generale. Ciò che giustifica il loro impegno è infatti solo in parte un loro interesse diretto e immediato alla produzione, cura e sviluppo dei beni comuni. C'è anche questo, certamente (e infatti questo può essere un elemento che differenzia i volontari dai cittadini attivi) ma ciò che spinge i cittadini attivi a prendersi cura dei beni comuni è la solidarietà".

"In sostanza, i volontari sono "disinteressati" in quanto vanno oltre i legami di sangue per prendersi cura di estranei, i cittadini attivi sono "disinteressati" in quanto vanno oltre il diritto di proprietà per prendersi cura di beni che sono di tutti. In entrambi i casi, si tratta di un'evoluzione quanto mai positiva della specie umana, che dimostra in tal modo di saper uscire dalla ristretta cerchia familiare e dall'individualismo proprietario per aprirsi al mondo. - precisano dall'amministrazione - Il Comune di Vallecrosia negli ultimi dieci anni è stato tra i più virtuosi in fatto di cittadinanza attiva promuovendo, talvolta anche spinto dalla cittadinanza, molti organismi di partecipazione popolare, istituzionalizzandoli inoltre con atti del proprio Consiglio Comunale, ad esempio Consulta delle Associazioni, Consulta e Agenzia della Famiglia, Consiglio Comunale dei Ragazzi, per non dimenticare il Tavolo Permanente di Concertazione delle Politiche scolastiche anche se quest’ultimo di natura più tecnica".

"Vallecrosia è poi anche il Comune dell’Associazionismo dove per 7.200 abitanti esistono 52 Associazioni. Sollecitato dal Lions Club International, anche il Comune di Vallecrosia ha avuto la possibilità di promuovere, partendo dal basso e a prescindere dagli schieramenti politici, un’iniziativa legislativa regionale, cosa unica nella Regione Liguria ma consentito dallo Statuto della stessa Regione e con la Delibera del Consiglio comunale nr 16 del 30.06.2014 ha approvato una bozza di proposta di legge, elaborata dal Distretto Lions 108Ia3, sulla “Cittadinanza Umanitaria Attiva, Sussidiarietà orizzontale, attuazione art. 118 Costituzione Repubblica Italiana”, bozza che era stata presentata al convegno di Bra organizzato sull’argomento lo scorso 5 ottobre, convegno patrocinato dalle Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta".

La bozza di legge Regionale approvata pure dai Consigli Comunali dei Comuni di: Apricale, Armo, Badalucco, Bajardo, Borghetto d’Arroscia, Diano Castello, Isolabona, Molini di Triora, Montalto Ligure, Taggia, Terzorio, Vallecrosia, Vasia, è stata inviata alla Presidenza del Consiglio Regionale, subito calendarizzata e discussa nell’apposita Commissione del Consiglio Regionale. Presto la discussione arriverà pure in Aula per l’approvazione definitiva. Il Lions Clubs International non a caso si occupa anche di cittadinanza umanitaria perché  tra i propri scopi ha pure: promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza; prendere attivo interesse al bene civico culturale sociale e morale della comunità; stabilire una sede per la libera ed aperta discussione di tutti gli argomenti di interesse pubblico con la sola esclusione della politica di parte e del settarismo confessionale". 

"Alcune Regioni hanno già provveduto ad emanare Leggi a tal riguardo, non quelle del Nord Ovest d’Italia, pertanto si è ritenuto di proporne l’adozione tramite l’iniziativa dei Comuni ai sensi dell’art. 75 dello Statuto della Regione Piemonte e dall’art. 7 dello Statuto della Regione Liguria , trattandosi di un procedura di partecipazione diretta dal basso più consona con lo spirito dalla norma generale (art. 118 Costituzione della Repubblica Italiana); tra l’altro con l’iniziativa da parte dei Comuni si ravvisano anche ovvie ragioni di partecipazione popolare ai sensi del comma 3° art 8 D.Lgs 267/00. - concludono dall'amministrazione di Vallecrosia - Ribadiamo che è la prima volta che in Regione Liguria l’iniziativa legislativa parte dal Comuni, come consentito dall’art. 7 dello Statuto Regionale, tra l’altro le proposte di Legge pervenute a mezzo Comuni “sopravvivano” al termine della legislature e non decadono con le nuove elezioni regionali".

Files:
 Bozza Legge Regionale nov14 (632 kB)

Stefano Michero

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