Reti sottocosta su tutto il litorale del Ponente, un'altra segnalazione di un pescatore amatoriale

"Buongiorno Direttore, scrivo per l'ennesima volta per segnalare il problema delle reti sottocosta nelle nostre città.

Come già detto, sono un pescatore amatoriale e questa volta parlo per tutti i pescatori che ieri, come me, si trovavano a svolgere la prima prova del Campionato Provinciale di surfcasting. Per definizione il Surfcasting (letteralmente 'lancio sull'onda') è una modalità di pesca sportiva che si effettua dalla spiaggia, con robuste canne, capaci di lanciare il complesso terminale (esca e piombo) a distanze considerevoli dalla riva. Bene, come faccio a lanciare se a 80 metri mi trovo una rete? Dico 80 metri ma credetemi, la distanza era davvero ridotta e anche in maniera considerevole come si evince dal piccolo reportage che ho fatto appunto per testimoniare i fatti.

Ricordo inoltre che ieri era una gara a livello federale, infatti la Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (FIPSAS), già Federazione Italiana Pesca Sportiva (FIPS), è l'associazione italiana che ha per fine la pratica della pesca sportiva, in mare e in acqua dolce, delle attività subacquee e delle attività agonistiche e amatoriali praticate con l'ausilio di pinne.

La nostra domanda è: Come mai la Capitaneria di porto permette tutto questo? Perché una volta diramate le concessioni dai Comuni di Ventimiglia, Vallecrosia e Bordighera in automatico non parte un'ordinanza dalla Capitaneria di porto che vieta di mettere le reti sottocosta in tale data per lo svolgimento di una gara a livello federale? Vede Direttore, sono queste le cose che non capiamo.

Infine, volevo ricordare che l'ordinanza per la pesca con le reti prevede che le stesse debbano essere collocate ad una distanza MINIMA di 200 metri dalla costa.

Andrea De Benedictis".