Pagamenti con il Pos: associazioni di categoria e commercianti imperiesi chiedono la rimozione dei costi fissi

Fanno molto discutere anche nella nostra provincia gli emendamenti che deve ancora essere trasformato in Legge, relativo alla possibilità degli utenti, di pagare in qualsiasi esercizio con il Pos, ovvero con il sistema bancomat.

Gli emendamenti, firmati dai deputati del Pd Boccadutri, Coppola, Bruno Bossio, Causi, Misiani, Losacco, Basso, Dallai, Ascani e Tentori, puntano a cancellare il tetto dei 30 euro sotto cui si potevano rifiutare i pagamenti digitali e introduce anche sanzioni (da aprile 2016) per commercianti e professionisti che non si mettono in regola con l’installazione di Pos e con l’obbligo di accettare pagamenti con carta di debito (bancomat) e di credito.

Abbiamo sentito le associazioni di categoria ed alcuni commercianti che, di fatto, hanno tutti sostenuto la stessa tesi. Sono ben felici dell’introduzione degli emendamenti e la possibilità di ricevere pagamenti con il bancomat anche per cifre minime, ma devono cambiare i costi per loro. Al momento il pagamento con il bancomat prevede un costo di 0,18 centesimi più lo 0,18% per il commerciante. Le associazioni sostengono, in virtù anche degli altri costi di tenuta conto alle banche, che dovrebbe quanto meno essere eliminato il costo fisso di 0,18 centesimi e, tutto sommato, gli altri costi potrebbero anche rimanere.

C’è poi anche tutta la serie di costi relativa ai pagamenti con le carte di credito e, anche in questo caso, le associazioni di categoria chiedono un notevole abbassamento dei costi per ogni singola operazione. Al momento, comunque, rimangono solo emendamenti e ci vorrà tempo prima che diventi Legge. La maggiore preoccupazione arriva da bar, edicole ed altri esercizi, che registrano medie di acquisto molto basse.