Sanremo: nuovo intervento di Vittorio Bertellotti nella 'querelle' della pista di atletica "Aveva ragione Berrino!"

"Per avere un'idea del travagliato percorso della pista di atletica di Sanremo, bisogna riandare ad una lontana notte del 2008 quando la maggioranza del sindaco Borea e tutta la minoranza, escluso uno, votarono a favore della costruzione a Pian di Poma, di una struttura riservata a corridori, saltatori, lanciatori di tutte le età”.

Lo dice Vittorio Bertellotti, dirigente della As Foce, la società sportiva che aveva in gestione la pista di atletica leggera di Pian di Poma e che è la maggiore utilizzatrice dell’impianto. “Il progetto era faraonico, uno dei più belli offerti dal ventaglio di opzioni del Coni e della Fidal. L'unico che, forse fornito di capacità divinatorie, si oppose, era il consigliere Berrino, poi assessore allo sport con Zoccarato e attualmente assessore alla Regione Liguria. Nei cinque anni di Zoccarato non fu messo in cantiere nemmeno un centimetro quadrato riservato allo sport; iniziarono le battaglie di via Barabino e le prime avvisaglie sulla nuova pista; iniziarono i problemi con gli uffici comunali circa una gestione minima dell'impianto, tutte le grane col costruttore per le piastrelle che ancora oggi si staccano dai muri perimetrali, un fatiscente impianto di irrigazione in un prato con sassi e rovi da estirpare ed altro che è troppo lungo elencare”.

“Ma il nocciolo della critica più spietata – prosegue Bertellotti -consiste nel prezzo che ha pagato la comunità per questo complesso: oltre sei milioni, forse non tutti imputabili alla pista ma sempre una cifra da far tremare. Passano le amministrazioni ma non i guai per lo sport cittadino che è letteralmente in ginocchio; una nuova tegola è lo sgombero di Villa Ormond, un palazzetto che doveva tamponare le carenze sportive e che è durato oltre 30 anni. Da Villa Ormond devono migrare centinaia di atleti: alcuni andranno al mercato dei fiori e gli altri? In una saletta di 20 per 20 metri, quasi una piazza d'armi, una terra promessa, prevista dal progetto del 2008 come sala di riscaldamento e preparazione al coperto dei ragazzi dell'atletica. Con questa sala, la pista è catalogata presso il Coni come struttura di serie A. Inizia, così, un'altra fase della guerra attorno alla pista di atletica con l'idea di un politico che afferma che non esiste una pista di atletica ma solo un impianto sportivo comunale, con lo stesso politico che pontifica sulla eguaglianza di tutti i bambini, un politico che ha poche idee e nemmeno chiare e si rifiuta di cercare altre soluzioni al delicato problema dei profughi da Villa Ormond”.

“Un politico – termina Bertellotti - afferma che l'atletica si fa solo all'aperto (basterebbe la pista ciclabile!), un politico che ha già le idee chiare relativamente a chi assegnare la tanto sospirata sala. Nel trambusto di ieri, tra mamme che commentavano, atleti in attesa del loro tecnico, Tv, radio locali ecc. una voce ci ha riportato al passato, una voce che  affermava, nemmeno tanto sommessamente…  ‘aveva ragione Berrino’! E' vero, oggi, sono certo, anche l'ex sindaco Borea gli darebbe ragione e ritirerebbe il progetto, perchè Sanremo e certi che si proclamano sportivi, consiglieri sportivi, non meritano una struttura di atletica tra le più belle dell'Italia del nord, un gioiello in Europa. Serve, oggi, solo per una emergenza fra poveri non risolvibile da chi poteva fare a meno di darsi alla politica”!