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Eventi | 09 settembre 2010, 10:43

Sanremo: il 40° anniversario del Diritto Umanitario, le più belle foto e le dichiarazioni

Gli onori degli organizzatori per SAS il Principe Alberto di Monaco. Presenti le più alte cariche militari con ben 4 Generali dei Carabinieri. Per lo Stato i Sottosegretari Belsito e Viale.

Sanremo: il 40° anniversario del Diritto Umanitario, le più belle foto e le dichiarazioni

E' da poco iniziata, al Teatro dell’Opera del Casinò la celebrazione del 40° Anniversario dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario con la tavola rotonda dal tema "La Globalizzazione della Violenza: conseguenze e risposte". La cerimonia di Celebrazione è stata aperta dall’Ambasciatore Maurizio Moreno, presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario.

Ospite d'onore S.A.S il principe Alberto II di Monaco. Presenti anche: S.E. Dr. Jean Pierre Mazery Ministro degli esteri Sovrano Militare Ordine di Malta, il segretario generale Delegato Nato Ambasciatore Claudio Bisogniero. In rappresentanza dello Stato Italiano: Francesco Belsito, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Sonia Viale, sottosegretario all’economia e alle Finanze, introdotti dall’Ambasciatore Maurizio Moreno, presidente dell’istituto, alla presenza del sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato e del presidente del Casinò Donato Di Ponziano.

Le dichiarazioni dell'ambasciatore Maurizio Moreno su questa grande giornata per l'Istituto (l'audio cliccando QUI): “Credo che sia una giornata importante per Sanremo, per l’Istituto e per l’Italia. 40 anni di attività in uno scenario internazionale che è cambiato, dalla guerra fredda ad una molteplicità di conflitti localizzati, che fanno tante vittime tra la popolazione civile. Da qui la necessità di aumentare il grado di conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario, che mira a proteggere la dignità della persona e metterla al riparo da inutili violenze”. La violenza in tutte le sue forme è ‘globale’. C’è un modo per arginarla? “Credo che bisogna rilanciare la cooperazione multilaterale e bisogna rilanciare i contatti tra i governi, coinvolgere la società civile, sviluppando una visione d’insieme, tenendo conto che la violenza non è data solo dai conflitti, ma anche dalla distruzione dell’ambiente, dal terrorismo, dalla pirateria e dalla violazione ricorrente dei diritti umani”. Sul caso di Sakineh, la donna iraniana che rischia la pena di morte per adulterio “Credo che questo sia un grande risultato della diplomazia e del Ministro degli Esteri italiano. Effettivamente questo è un successo”.  

Le dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore, Gen. Vincenzo Camporini (l'audio cliccando QUI), su domande dei giornalisti sul caso di Sakineh, la donna iraniana che rischia la pena di morte per adulterio: “Temo che sia un argomento che esula completamente le mie competenze. Si parla comunque di diritti umani che è il tema di questo incontro, un tema che nessuno deve considerare estraneo”. Se ne è parlato anche oggi: “Non c’è dubbio e la condizione dei singoli esseri umani è un qualcosa da proteggere e da difendere, come fanno quotidianamente le nostre Forze Armate, con risultati tangibili. L’atteggiamento che la popolazione di Herat, nei confronti dei nostri ragazzi è assolutamente amichevole e di collaborazione, che deriva proprio dal fatto che sanno di essere rispettati da noi”. Il tema di oggi è la violenza nelle sue varie forme. C’è una panacea per arrestarla? “Purtroppo non esiste perché il Mondo è quello che è. Dobbiamo rassegnarci ad avere situazioni di crisi, che possono essere endemiche e latenti ed esplodere all’improvviso. Come accaduto n ei Balcani, dove non ci aspettavamo potesse accadere quello che è successo. Siamo riusciti a risolvere i problemi e la direzione è quella giusta”. La parola d’ordine è ‘sensibilizzare’? “Sensibilizzare ma anche capire. Penso che il punto fondamentale per ogni tipo di intervento, che non può essere solo militare, ma per quanto ci riguarda, deve partire dalla consapevolezza di agire in contesti culturali che non sono uguali ai nostri, che dobbiamo comprendere ed adattare le nostre azioni, sperando di ottenere un ragionevole successo”.

SAS il Principe Alberto di Monaco, ha salutato il pubblico ed i presenti, parlando dell'importanza dell'Istituto di Diritto Umanitario di Sanremo e del suo lavoro: “Vi ringrazio per la straordinaria accoglienza - ha detto - in questa splendida cittadina e per l’invito alla importante ricorrenza del vostro istituto. Il diritto umanitario va ampliato perché è stato concepito per lavorare tra stati sovrani. Ora ci sono nuove violenze anche all’interno degli stati. Si devono trovare sistemi per intervenire nelle nuove crisi, come la tratta esseri umani e la criminalità organizzata. L’Istituto di Diritto Umanitario sta lavorando come sempre in modo straordinario per portare avanti i diritti umani in tutto il Mondo. Grazie a tutti”

Determinante la presenza del dr. Jakob Kellenberger, presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra. “Siamo particolarmente onorati che il prestigioso Istituto celebri il suo 40 anniversario di attività proprio nel nostro Teatro alla presenza di insigni relatori e statisti - spiegano il presidente del Casinò Donato Di Ponziano ed i consiglieri Giulio Ghersi e Mauro Giancaterino – Da tempo collaboriamo con l’Istituto di Diritto Umanitario nell’ambito dei Martedì Letterari e dei nostri eventi. La casa da gioco sanremese riafferma attraverso queste relazioni la sua lunga tradizione culturale e al tempo stesso esalta l’internazionalità del suo teatro quale polo di accoglienza e di organizzazione di iniziative che rafforzano l’immagine cittadina. Saremo vicino all’ambasciatore Moreno, al sindaco Zoccarato e ai nostri onorevoli per accogliere S.A.S il principe Alberto di Monaco, per la prima volta in visita al nostro Casinò, che in passato ebbe l’onore di ospitare nel ristorante i suoi genitori, Ranieri e Grace di Monaco nel lontano 1958 al termine del loro viaggio di nozze".

Inoltre, Donato di Ponziano ha voluto dare un piccolo ma significativo omaggio al Principe Alberto. Si tratta della foto ricordo di Ranieri III e Grace di Monaco nel 1958 durante il viaggio di nozze quando fecero visita presso la casa da gioco.

“E’ stato un dono inaspettato ed assai gradito perché al di fuori dell’ufficialità, un segno di sensibilità verso la mia famiglia”- Ha detto commosso il principe Alberto II di Monaco – “Ringrazio per la sua squisita gentilezza il presidente Di Ponziano che ho invitato a venirmi a trovare nella mia residenza a Monaco.”

Carlo Alessi

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