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Economia | 13 luglio 2019, 08:43

La sanremese Martina Bestagno alla Umana Reyer fino al 2020

A chi le chiede quando ha capito che la sua vita sarebbe stata nel basket risponde che se ne è resa conto quando ha cominciato a fare canestro.

La sanremese Martina Bestagno alla Umana Reyer fino al 2020

A chi le chiede quando ha capito che la sua vita sarebbe stata nel basket risponde che se ne è resa conto quando ha cominciato a fare canestro. Prima di allora Martina Bestagno, 29enne nata a Sanremo, per mesi si è allenata e ha giocato, ma con timidezza, senza la determinazione giusta. Poi sono cominciati i canestri, le vittorie, le chiamate da squadre italiane e straniere.

Adesso la cestista ligure è una delle giocatrici di punta del basket italiano. Tanto che il team in cui milita, la Umana Reyer, l’ha nominata la miglior giocatrice dell’anno al termine della passata stagione.

I numeri non danno torto a chi ha assegnato il riconoscimento. Martina Bestagno nella prima stagione con la maglia orogranata ha totalizzato 29 presenze in campionato (con 9 punti e 4,1 rimbalzi di media) e 15 nella EuroCup femminile (7,3 i punti di media in questo settore). Con la squadra veneziana è arrivata alle semifinali scudetto, venendo battuta solo in gara 5 dalla Passalacqua Ragusa. Successi che pesano e che l’anno spinta ad accettare la proposta di prolungare per altri due anni il suo contratto con la Umana Reyer. L’accordo è stato siglato di recente e ha generato qualche fremito in coloro che seguono il basket non solo per divertimento, ma anche con l’occhio attento a tutte le quote per le scommesse sportive online. Chi ama puntare online sugli eventi sportivi affidandosi a siti qualificati, ha già cominciato a fare i suoi calcoli.

Martina Bestagno, che le compagne chiamano The Best, con i suoi 1,89 metri e la sua grinta da ala-centro è davvero un acquisto che pesa.

La sua carriera nel grande basket è iniziata a La Spezia, poi si è spostata all’estero in Liga Ceca, è rientrata in Italia con il Ragusa, ha fatto di nuovo un’esperienza fuori dal nostro paese, mettendosi alla prova in Belgio, ed è rientrata di nuovo a Genova, prima del passaggio alla Umana Reyer di Venezia, che ha la maglia rosa: il suo colore preferito.

A convincerla a rientrare in Italia è stata l’idea di stare per un po’ vicino a casa, perché questa giovane atleta, che si dichiara single, ha legami molto forti con la famiglia. Una ragazza determinata ma con saldi valori, che adesso ha vissuto con entusiasmo la stagione in orogranata. Si è dichiarata estremamente contenta e onorata che la società abbia preso la decisione di rinnovare la fiducia, nei suoi confronti. E la fiducia è reciproca, perché anche Martina crede molto in quello che il team sta costruendo. Ha infatti raccontato che nel suo primo con l’Umana Reyer, cioè l’anno scorso, si è trovata fin da subito veramente benissimo: sicuramente un ottimo inizio, insomma, per costruire insieme con le compagne un clima vincente a lungo termine.

Per il futuro ha progetti e ambizioni importanti, e la sua parola d’ordine è rinnovamenteo. Martina e la squadra vogliono assolutamente confermarsi ad alti livelli e sperare anche di fare qualcosa di meglio, anche se tutti sono consapevoli che il lavoro da fare non è certamente poco. Ma Martina è poisitva e contenta, fa affidamento ai suoi tifosi: l’Umana Reyer ha bisogno del loro continuo supporto, della loro continua e piacevolmente ruomosa presenza al palazzetto. Cercherà di invitarli anche attraverso i social media, che la Bestagno ama molto e sa maneggiare in modo brillante.

La prossima stagione, del resto, si prospetta interessante. Oltre a lei la squadra veneziana ha ottenuto la conferma di Debora Carangelo per l’ottava stagione consecutiva con la maglia orogranata: un colpo non da poco. Al team va anche ada aggiungersi un’altra donna di alto livello: Elisa Penna, ala di 1,90 metri, di origine bergamasca, che la squadra veneta ha richiamato dall’estero. Dopo quattro anni all’Università di Wake Forrest negli States, la Penna giocherà a Venezia. L’ala della Nazionale, peraltro, aveva già vestito la maglia della Reyer nel 2012, prima di partire per l’America. Un’esperienza estera che la ha aiutata a rafforzare le sue capacità e doti: come è accaduto per Martina Bestagno.


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