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Economia | 12 maggio 2019, 11:30

Banca Centrale Europea (BCE) al setaccio dell’ audience

Non ci saranno cambiamenti nei piani della BCE del 2019.

Banca Centrale Europea (BCE) al setaccio dell’ audience

La notizia nella non notizia.

Il 10 Aprile 2019 resta nella cronologia della vicenda economico finanziaria  europea con impresse le parole e le frasi che il governatore della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha accuratamente scelto, sapendo che ogni suo respiro sarebbe stato soppesato dall’audience e rilanciato al resto del mondo attraverso i commenti dei giornalisti e degli osservatori. Sembra una contraddizione, ma la notizia era nella non notizia, ed è stata rilevata nell’affermazione di nessun cambiamento di rotta.

Non ci saranno cambiamenti nei piani della BCE del 2019. Il Consiglio direttivo ha deciso che i tassi di  interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale resteranno rispettivamente allo 0%, allo 0,25%  e  al -0,40%.

Anche sui tassi di interesse di riferimento della BCE il Consiglio prevede che si mantengano su livelli pari a quelli attuali fino alla fine del 2019 per assicurare che l’inflazione rimanga sul livello inferiore  al 2%. L’assenza di novità, in questo caso, assolve il compito di  una buona notizia e così viene e percepita  dai mercati dove si muovono le scelte attente degli investitori e, tra essi, di quanti scelgono di investire online. La BCE ha deciso di non cambiare la propria  politica monetaria, ma rivolge la propria attenzione alle aziende di credito. Il governatore Draghi ha sottolineato che è attraverso le banche che gli effetti delle misure adottate dall’Eurotower arrivano all’economia reale.

A questo proposito Draghi ha annunciato che i dettagli sulle operazioni TLTRO (Targeted long-term refinancing operation) saranno rimandati ad un successivo meeting.

L’ Italia sa bene cosa fare.

Le considerazioni del governatore Draghi realizzano come un movimento dal generale al particolare per mantenere alta l’attenzione del mondo finanziario e degli osservatori su tutta la complessità della situazione, sulla globalità delle politiche economiche che competono alla BCE. In generale, sulla Eurozona egli riconosce che c’è un rallentamento della crescita che prosegue nel 2019 con i venti contrari a livello globale che pesano sulle prospettive della economia della Eurozona. E quando fa zoom  sulla situazione italiana lo fa con un consiglio “La priorità è ripristinare la crescita e l’occupazione senza provocare aumenti dei tassi di interesse”. Alla chiusura della settimana degli ”Spring Meetings” a Washington è arrivato chiaro il messaggio di Draghi in risposta alle preoccupazioni espresse dal Fondo Monetario Internazionale sul DEF italiano: “L'Italia sa bene cosa deve fare”.

La conoscenza dl sapere cosa si deve fare, della giusta strada da percorrere, è quello che ci si aspetta da parte dei politici che stanno guidando il percorso del paese fuori dalla crisi per scongiurare la recessione. In modo simile, la conoscenza della contingenza economico-politica deve guidare le scelte anche di quanti decidono di  fare investimenti, ad esempio di chi sceglie di investire online e ha assoluta necessità di predisporre un piano di investimenti facendo una oculata analisi delle macro economia. L’approccio dell’investitore che voglia  investire online non può infatti ignorare il livello di rischio insito nell’attività. E’indispensabile sapere bene cosa si deve fare.

 

 

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