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Attualità | 30 aprile 2019, 13:55

Da un'educatrice sanremese l'idea di un libro per i bambini ricoverati: “50 storielle e poi...costruisco”

L'iniziativa di Angela Amato: “A loro vorrei regalare il mio libro, con lo scopo consolarli e farli divertire, alleviando almeno un po' le loro sofferenze”

Da un'educatrice sanremese l'idea di un libro per i bambini ricoverati: “50 storielle e poi...costruisco”

Da Sanremo parte la lodevole iniziativa di una ex educatrice. Angela Amato ha scelto di dedicare non solo un pensiero, ma un libro ai bimbi che si trovano ricoverati in ospedale.

“Mi chiamo Angela ed ho dedicato gran parte della mia vita all'educazione dei bambini della scuola dell'infanzia - scrive Angela Amato - amo molto i bambini e per questo motivo ho scritto un libro per loro intitolato “50 storielle e poi costruisco”.
Il mio pensiero, scrivendolo, era rivolto a tutti quei piccoli malati, ricoverati negli ospedali, costretti già in tenera età a dover affrontare e combattere una malattia. A loro vorrei regalare il mio libro, con lo scopo consolarli e farli divertire, alleviando almeno un po' le loro sofferenze. E' una raccolta di brevi storielle, seguite da tracce per la costruzione di giocattoli da realizzare, tra una terapia e l'altra, con l'aiuto della mamma, del papà o di un altro adulto vicino al bambino”.

E aggiunge: “Sono storielle semplici i cui personaggi, a volte reali, a volte fantastici, raccontano una loro avventura o un'esperienza che ha sempre un risvolto positivo ed un lieto fine. Ciò é molto importante per il piccolo malato perché potrà donargli coraggio ed allegria, nonostante le circostanze sfavorevoli. Dopo la lettura i bambini potranno realizzare piccoli giocattoli relativi ad ogni storiella, utilizzando materiali semplici o di recupero. Per questo scopo ho suggerito qualche indicazione circa il materiale occorrente ed il procedimento necessario per la costruzione del giocattolo. Ogni bambino sarà libero naturalmente di cambiare, invertire o capovolgere ogni procedimento e dare così un tocco originale e personale al suo giocattolo. La lettura delle storielle e l'attività costruttiva potranno stimolare l'interesse e la fantasia dei piccoli malati, distogliendoli dalla tristezza causata dalla malattia e dalla degenza e portando loro una piccola soddisfazione. “Per questo alla fine, mostrando il loro giocattolo agli altri, potranno dire “Questo l'ho fatto io!””.

“Purtroppo, non avendo proprie disponibilità economiche, chiedo a Voi, generosi benefattori, un aiuto economico per stampare i libri e distribuirli personalmente ai piccoli ricoverati presso gli ospedali della zona in cui vivo, Sanremo e Provincia. Partecipate numerosi a questa raccolta fondi: a volte basta un piccolo gesto per regalare una storiella ed un sorriso ad un bambino” conclude Angela.

Pietro Zampedroni

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