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Eventi | 26 marzo 2019, 07:05

Domenica scorsa la 6a edizione della camminata transfrontaliera “Passi per ricordare” organizzata dall'Anpi (Foto)

L’iniziativa ha permesso ai partecipanti di percorrere un suggestivo itinerario naturalistico immerso nella macchia mediterranea che da Villatella e da Castellar conduce al Passo del Cornà.

Domenica scorsa la 6a edizione della camminata transfrontaliera “Passi per ricordare” organizzata dall'Anpi (Foto)

Si è svolta domenica scorsa la 6a edizione della camminata transfrontaliera “Passi per ricordare”, sotto il patrocinio dell’Anpi di Ventimiglia. L’iniziativa  ha permesso ai partecipanti di percorrere un suggestivo itinerario naturalistico immerso nella macchia mediterranea che da Villatella e da Castellar conduce al Passo del Cornà.

La scelta dell’escursione non è casuale perché è associata ad un luogo della memoria, uno dei tanti sentieri percorsi durante la seconda guerra mondiale dagli ebrei in fuga verso la Francia e ancora oggi attraversati da altri migranti in cerca di una speranza.  Gli escursionisti, provenienti da entrambi i versanti, hanno camminato per alcune ore immersi in un panorama mozzafiato: dall’intenso azzurro del mare alle colline, fino alle Alpi ancora coperte di neve, lo sguardo si posa estasiato su questo lembo di Liguria ammirandone tutta la bellezza.

Sul passo, verso mezzogiorno, il pranzo al sacco è stato seguito da una riflessione dello storico Paolo Veziano e di Daniel Bensoussan, presidente della Comunità ebraica di Mentone. Entrambi hanno affermato il bisogno e la necessità di opporsi alla logica dell’odio e dell’intolleranza, una logica che sta riemergendo in modo preoccupante nella nostra società. Alle loro voci si sono unite le due insegnanti, Florence Lagache del Liceo Pierre e Marie Curie di Mentone ed Elena Pozzi dell’Istituto Comprensivo Biancheri di Ventimiglia. Le due docenti hanno illustrato brevemente le iniziative che le loro scuole stanno promuovendo per diffondere tra i ragazzi la conoscenza della storia, i valori della multiculturalità e della tolleranza.

La giornata si è conclusa nel pomeriggio nel Giardino della pace- Simone Weil di Mentone; alcuni alunni di entrambe le scuole hanno piantato due ulivi in segno di pace e di fratellanza, di incontro e dialogo. I due alberi sono stati dedicati ad Ilan Halimi, un giovane ebreo parigino, che nel 2006 è stato rapito, torturato e barbaramente ucciso prima di essere abbandonato in un bosco nella periferia della capitale francese.

Redazione

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