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Al Direttore | 20 agosto 2017, 13:18

Ventimiglia: manifestazioni sul problema immigrazione in città, alcune riflessioni di un cittadino

"Penso anche che rifiutare un centro di accoglienza per i minori non accompagnati sia qualcosa di crudele, disumanizzante e che non appartenga al modo di essere di una città come Ventimiglia, da sempre città di immigrazione"

Ventimiglia: manifestazioni sul problema immigrazione in città, alcune riflessioni di un cittadino

“Come cittadino della zona ventimigliese, e come operatore che in passato ha lavorato per molti anni nel settore dell'assistenza sociale, ho fatto alcune riflessioni sulla questione immigrazione nella nostra zona. È chiaro che tale fenomeno crea disagi per i cittadini locali che fanno benissimo ad evidenziarli, quando viene fatto con modalità pacate e costruttive. Crea altresì un super lavoro per le forze dell'ordine, per gli operatori sociali e sanitari, per i volontari, che sono chiamati ad un aumento consistente dell'impegno professionale (encomiabile). E' altrettanto chiaro però che il fenomeno migratorio è un fenomeno mondiale che esiste da millenni e millenni e che è veramente difficile che si fermi per miracolo.

Ventimiglia per la sua collocazione e per le scelte di altri paesi europei è e sempre sarà al centro della questione migratoria. È poi altrettanto vero che tra le cause delle migrazioni ci sono le scelte e le azioni politiche economiche e militari dei paesi europei nel sud del mondo; e quando diciamo ‘stiano a casa loro’ dobbiamo ricordarci che noi a casa loro ci andiamo da secoli (Africa America... Asia) e ci andiamo tuttora e spesso con modalità poco etiche (imposizione di monocolture da parte delle nostre multinazionali, estrazioni di materie prime a nostro uso e consumo) che causano poi le migrazioni di cui ci lamentiamo. In ultimo Ventimiglia è sempre stata luogo di immigrazione prima dal sud d'Italia ora dal sud del mondo. E ricordo i racconti di mio padre e dei miei nonni sull'epoca del dopoguerra in cui i cittadini liguri ventimigliesi con modalità che trovo aberranti allucinanti ed ingiustificate non volevano in zona i cittadini italiani provenienti dal sud d'Italia; li emarginavano e li insultavano e addirittura attribuivano a tutti loro modalità criminali (mafia, ndrangheta), mentre come ben sappiamo la quasi totalità degli immigrati dal sud d'Italia erano onestissimi lavorativi in fuga dalla fame (come gli immigrati di oggi in fuga da fame e in più guerre spesso provocate anche da noi).

Io mi vergogno di quello che i miei concittadini liguri facevano e dicevano contro gli immigrati del sud d'Italia nel dopoguerra… ci penso e mi vergogno. In conclusione penso modestamente che tutti assieme (cittadini istituzioni pubbliche, associazioni) si possa cercare con modalità costruttive una risposta al problema ed anche risposte ai disagi dei cittadini. Ma penso anche che rifiutare un centro di accoglienza per i minori non accompagnati sia qualcosa di crudele, disumanizzante e che non appartenga al modo di essere di una città come Ventimiglia, da sempre città di immigrazione.

Alessandro Bono".

Redazione

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