Serata-evento, all’Ecovillaggio Torri Superiore, nell’omonima frazione di Ventimiglia, sabato prossimo, 24 giugno, dove a partire dalle 20 è in programma una tappa del tour internazionale di promozione per la Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra. L’appuntamento, dal titolo “Un altro mondo per i diritti della Pachamama”, prevede l’incontro con Alberto Ruz Buenfil, altrimenti noto come Coyote Alberto, e la proiezione di alcuni brani del film “Un altro mondo” del regista italiano Thomas Torelli.
Alle 20 è prevista una cena con prodotti bio e locali, al costo di 18 euro (con opzioni vegana e vegetariana). L’incontro con lo scrittore messicano inizierà invece alle 21,30. La Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra è stata discussa a Cochabamba, in Bolivia, nel 2010, durante la CMPCC (Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambiamento Climatico) e si pone nella scia della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, stipulata nel 1948, per affermare e difendere i diritti della Natura
“L’umanità – ha scritto lo stesso Alberto Ruz Buenfil – si è dimenticata che gli esseri umani sono solo una specie, che dipende per sopravvivere integralmente dal resto degli elementi, i micro ecosistemi della Natura e i macro ecosistemi del Cosmo. Oggi le iniziative nella difesa degli animali, dei fiumi, dei mari, dei boschi, delle montagne, delle sementi native, dei territori naturali e i luoghi sacri, della biodiversità, delle energie non inquinanti o pericolose, assieme alla creazione di spazi di protezione, di resilienza, di sostenibilità, stanno cercando di ristabilire un rapporto armonioso con la Madre Terra e i suoi cicli vitali. questo processo ci sta portando a capire che senza una legislazione che prenda in considerazione i Diritti della Natura, la nostra stessa sopravvivenza come specie è in pericolo di estinzione”.
La serata all’Ecovillaggio si inserisce in questo tentativo di portare tutti gli ambientalisti, ecologisti, difensori della natura, gli abitanti degli ecovillaggi e permacultori, ma anche scienziati, politici e imprenditori con coscienza, assieme alle comunità tradizionali e alle comunità ed ecovillaggi in transizione, a riflettere profondamente su questo argomento, e ad unirsi alle campagne e iniziative locali, nazionali e globali, che si stanno battendo per una Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra.
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