"Cinquant'anni fa moriva in Albisola Marina, in provincia di Savona, il poeta Angelo Barile, figura di poeta semplice ed al tempo stesso ricco di un lirismo straordinario. Cantore della quotidianità e della parabola esistenziale, segnata da una fede autentica e dolcissima. Barile ci mostrava, tramite metafore religiose di profondo significato, non solo la galleria delle persone. che lo avevano amato ed apprezzato e che ormai lo seguivano dall'aldilà, secondo un modello di vita ed una sintonia pervase di grande affetto.
I versi di Barile assumono tutto il carattere della visione d'insieme della civiltà ligure e ci lasciano un messaggio che celebra le atmosfere del tramonto, quasi ad immagine della caducità dell'uomo. L'arte di Barale è intrisa di poesia e di preghiera al tempo stesso, ci propone:una dimensione che ci affida il ricordo come componente inesauribile. Ciò che si riporta al cuore, ci insegna Barale, ci apre alla fiducia e alla speranza in un futuro migliore. Una lezione che ci conforta nelle tempestose giornate di oggi, ferite a morte dall'odio. Una lezione, dunque, che si tinge dei colori tenui e severi della Liguria, tra i suoi ulivi, le sue ginestre, tra il suo cielo e il suo mare, nell'arco di terra che da Ventimiglia raggiunge La Spezia, una Lguria che anche Dante ha narrato come terra di gente difficile, ma non priva di sensibilità. Il lascito di Angelo Barile, elegiaco ed ancorato alla fede, ben si identifica, infatti, nello spirito della nostra gente, che può apparire ostinata, ma non smarrisce mai il senso della sua vocazione umana.
Pierluigi Casalino".
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